Coronavirus: gli aggiornamenti dalla Regione Piemonte

Ore 22. IL CALENDARIO DELLE RIAPERTURE. Queste le disposizioni per le riaperture delle attività commerciali e sociali contenute nell’ordinanza del presidente Cirio che sarà pubblicata domani sul sito della Regione:

* da lunedì 18 maggio tutti i negozi al dettaglio, i saloni per parrucchieri, i centri estetici, gli studi di tatuaggio e piercing, i servizi per gli animali (dog sitter, pensioni e addestramento, mentre le toelettature sono già aperte), tutte le altre strutture ricettive al momento ancora chiuse e i musei.

* da lunedì 18 maggio saranno consentiti anche tutti gli sport all’aria aperta in forma individuale o in coppia con il proprio istruttore, purché sempre nel rispetto delle distanze e delle relative disposizioni di sicurezza;

* da mercoledì 20 maggio nei mercati potranno essere presenti i banchi extralimentari (si possono così applicare le procedure di adeguamento alle nuove linee guida per la sicurezza);

* sabato 23 maggio potranno riaprire bar e ristoranti e le altre attività di somministrazione di alimenti.

“Abbiamo ottenuto un grande risultato – sottolineano Cirio e Poggio – perché era importante aprire e farlo in sicurezza, ma rendendo anche sostenibile la ripartenza con regole attuabili e che non uccidessero le nostre attività. Ci abbiamo lavorato con le altre Regioni in tutti questi giorni ed oggi abbiamo linee guida con cui possiamo guardare positivamente al futuro perché il Piemonte vuole aprire tutto, ma vuole aprire per sempre”.

Ore 17. 11.547 pazienti guariti e 3.640 in via di guarigione. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte comunica che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 11.547 (+ 398 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 1061 (+33) Alessandria, 460 (+10) Asti, 523 (+15) Biella, 1183 (+51) Cuneo, 1026 (+8) Novara, 6070 (+219) Torino, 530 (+22) Vercelli, 590 (+35) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 104 (+5) provenienti da altre regioni. Altri 3.640 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

Ore 17. I decessi salgono a 3594. Sono 37 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.594 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 616 Alessandria, 213 Asti, 176 Biella, 333 Cuneo, 304 Novara, 1599 Torino, 196 Vercelli, 122 Verbano-Cusio-Ossola, 35 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 17. Il bollettino dei contagi. Sono 29.483 (+137 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 3789 Alessandria, 1741 Asti, 1023 Biella, 2685 Cuneo, 2570 Novara, 14.980 Torino, 1244 Vercelli, 1100 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 255 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 96 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 100 (-8 rispetto a ieri), i ricoverati non in terapia intensiva 1562 (-31 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 9040. I tamponi diagnostici finora processati sono 245.075, di cui 136.203 risultati negativi.Venerdì 15 maggio

Ore 20. Gli indirizzi per la Fase2 dell’emergenza sanitaria. La Giunta regionale ha recepito, nel corso della riunione odierna, gli atti di indirizzo per la gestione della Fase2 dell’emergenza sanitaria e l’accordo integrativo con i medici di medicina generale che estende in modo capillare la rete di sentinelle del contagio sul territorio. I due documenti contengono le indicazioni strategiche e operative che raccolgono e sviluppano i suggerimenti pervenuti dai gruppi di consulenza sulla riorganizzazione della medicina territoriale e della rete ospedaliera, oltre che sul tracciamento attivo e sulla sorveglianza epidemiologica della situazione causata dal Covid-19. Per approfondire

Ore 19.30. I dati economico-sociali del Piemonte “chiuso”. Numerosi e interessanti i dati contenuti nel primo rapporto dell’Osservatorio Ripartenza dell’Ires, illustrati al Gruppo di monitoraggio per la Fase2 coordinato dal vicepresidente Fabio Carosso, cui partecipano i presidenti di Provincia, i sindaci delle città capoluogo e un rappresentante dell’Unità di Crisi e che ha il compito di monitorare l’andamento della situazione socio-economica del Piemonte in relazione alle misure assunte per l’epidemia e il loro graduale allentamento.

“Sono dati – commenta Carosso – che ci mostrano quanto abbia sofferto il nostro territorio a causa dell’epidemia, ma che evidenziano anche come il Piemonte abbia la forza e l’energia per tornare a respirare, visto che la produzione economica risulta ripresa già all’86%, con 1.183.167 addetti al lavoro su un totale prima della crisi di 1.370.759. La mobilità dei piemontesi è del 40,8%, e misura la ripresa del lavoro e della vita sociale. E non è detto che si debba tornare al 100%, visto che il ricorso massiccio in questi mesi al lavoro agile ha ridotto gli spostamenti e che questa scelta, se all’inizio è stata forzata, ora può essere vista come una risorsa”. Per approfondire

Ore 19. 11.149 pazienti guariti e 3527 in via di guarigione. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte comunica che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 11.149 (+553 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 1028 (+53) Alessandria, 450 (+17) Asti, 508 (+11) Biella, 1132 (+34) Cuneo, 1018 (+78) Novara, 5851 (+310) Torino, 508 (+37) Vercelli, 555 (+9) Verbano-Cusio-Ossola, 99 (+4) provenienti da altre regioni. Altri 3527 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

Ore 19. I decessi salgono 3557. Sono 64 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 4 al momento registrati nella giornata di oggi mentre gli altri 60 dovuti agli aggiornamenti che stanno effettuando le Asl sui decorsi dei pazienti per il monitoraggio ministeriale (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid). A seguito della necessità di un puntuale allineamento dei dati con il Ministero, è stato richiesto alle Asl l’inserimento dei dati che erroneamente le stesse Asl non avevano ancora registrato in piattaforma: sono cosi risultati ulteriori 37 decessi risalenti al mese di aprile.

Il totale è ora di 3557 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 614 Alessandria, 212 Asti, 171 Biella, 324 Cuneo, 302 Novara, 1.581 Torino, 196 Vercelli, 122 Verbano-Cusio-Ossola, 35 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 19. Il bollettino dei contagi. Sono 29.346 (+137 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3779 in provincia di Alessandria, 1723 in provincia di Asti, 1022 in provincia di Biella, 2679 in provincia di Cuneo, 2565 in provincia di Novara, 14.896 in provincia di Torino, 1235 in provincia di Vercelli, 1093 nel Verbano-Cusio-Ossola, 251 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 103 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 108 (-8 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 1593 (-182 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 9412. I tamponi diagnostici finora processati sono 239.507, di cui 132.346 risultati negativi.

Ore 17.30. Record di persone tracciate. Il Piemonte ha la percentuale più alta di singole persone tracciate con il test virologico, in relazione al numero totale dei tamponi processati, rispetto a Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Nel darne notizia l’assessore regionale alla Ricerca applicata per l’emergenza Covid-19, Matteo Marnati, sostiene che “i numeri parlano chiaro e ci dicono che il Piemonte ha usato meglio di tutti i tamponi a disposizione: sui 232.682 processati fino a ieri sono state 158.112 le persone tracciate. Una percentuale altissima, pari al 68%, mentre la Lombardia registra il 59%, l’Emilia Romagna il 64% e il Veneto il 54%”. Per approfondire
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