ed ancora … su “LA VALSOANA DIJ MARÈT”

In qualità di webmaster, consapevole di aver scatenato, in seguito alla pubblicazione di Marino Pasqualone dal titolo  “LA VALSOANA DIJ MARÈT”, una discussione finora civile, seppure assai animata , vorrei esprimere il mio giudizio in merito.
L’articolo messo  in rete il 30 Ottobre sul mio sito della valle Soana ha avuto accorate ripercussioni sui social, specie su FB dove non tutti gli utenti di www.vallesoana.it  sono necessariamente connessi. Per questa ragione mi sento in dovere di assecondare la richiesta di Loris de Lazinet nella pubblicazione del suo intervento (qui di seguito), in risposta all’articolo originale ed il  successivo di Marino Pasqualone su FB.
Personalmente porrei la questione su due piani distinti: geografico e culturale/linguistico.
Dal punto di vista geografico mi sembra ovvio che la valle Soana arrivi fino a Pont.

Ma non mi sembra, in questo contesto,  di aver capito che stiamo parlando di estendere il comune di Pont fino a Ingria, oppure viceversa.
Non mi sembra quindi che stiamo parlando della conquista di un territorio per non so quale sfruttamento! Anzi, se qualcuno avesse delle idee per migliorare anche questa parte della “valle fantastica”, per renderla piu aggraziante, prego … ce lo faccia sapere. Dal punto di vista culturale e linguistico, personalmente non riesco a capire il problema e temo che la discussione potrebbe introdurre troppi parametri che personalmente non mi sento di sviluppare in modo adeguato.
Personalmente, dal profondo della mia ignoranza ritengo che la valle Soana sia di tutti quelli che la abitano ma anche a coloro che la sanno apprezzare, rispettando la sua natura e promuovendo il suo sviluppo.
Anche la discussione pacata e civile fa … promozione.   Claudio il web master

Qui di seguito su richiesta di Loris de Lazinet l’articolo che potrete comunque trovare attraverso fb  in vallesoana live

quanto segue è su richiesta di Loris de Lazinet
Il giorno 30 ottobre, è stato scritto un articolo “la valsoana dij maret”, sul nostro sito ufficiale, che ha fatto nascere una accesa discussione sul web, relativamente alla dubbio se Pont e le frazioni della basse valle, possano essere ritenuti effettivamente “valle soana”. Ovviamente, dal punto di vista geografico, non si puo mettere in dubbio che la valle comprenda tutte le terre bagnate dal torrente Soana, ma diciamocelo, la comunità valsoanina, non ha nulla a che vedere con la comuinità pontese; non perchè gli uni siano cattivi e gli altri buoni, credo che molti di noi abbiano amici, parenti, o case a Pont, Monpont, Pian Rastello ecc…sono abbastanza sicuro che antichi rancori post tuchinaggio del 1300 siano finiti ormai da secoli; ma di fatto, la nostra storia, recente e passata, ci pone su due piani parecchio diversi.
Sono ormai passati i tempi quando Scandosio faceva la guerra a Servino, Forzo faceva la guerra a Ronco, Piamprato faceva la guerra a Valprato; oggi come oggi, vuoi per la demografia del territorio, vuoi per il risultato dei tempi che corrono, le mentalità sono cambiate, non solo in valle soana ma credo un po dappertutto; nonostante questo, noi valsonanini guardiamo sempre alla nostra casa con un po di sana gelosia. Da chi è rappresentata la nostra comunità? Io individuo tre tipi di categorie: di sicuro da coloro che qui vivono tutto l’anno, che abbiano una attività o che scendano a lavorare, ma che in effetti hanno scelto di vivere la loro vita tra queste montagne. Dagli emigranti e dai loro discendenti, che ogni anno decidono di passare i loro giorni liberi nella loro valle di origine; c’è gente che viene da Parigi, e magari spende interamente le sue ferie qui in valle, come c’è chi vive lontano,ma anche se non potendo salire spesso per svariati motivi, porta sempre la valle nei pensieri. E infine, coloro che, pur non avendo sangue valsoanino, ne hanno di sicuro il cuore, e lo dimostrano amando questo nostro piccolo paradiso, interagendo, e contribuendo a mantenerlo tale, dal turista che sale una volta e qui lascia un pezzo di se stesso, a coloro che hanno amato cosi tanto questo posto dal comprarsi o affittare una casa.
Ovviamente siamo una piccola comunità, che come tante altre si da da fare per cercare di stare unita, questo basta vederlo nelle serate invernali, quando ci si ritrova senza organizzare, in pizzeria, nei bar, nel locali, nel salone della proloco, e magari interagendo fra un tavolo e un altro, offrendo d bere all’ultimo arrivato, ballando liscio e musica da discoteca senza badare all’età. C’è chi si impegna in proloco, c’è chi si impegna in comune, c’è chi si costruisce una casa, c’è chi pulisce il bosco, c’è chi fa conoscere i nostri tesori tramite il web, chi fa conoscere le nostre montagne,la nostra lingua, la nostra cultura ,e la nostra tradizione, dai nostri piatti tipici, ai nostri modi di dire, alle nostre canzoni, ai nostri giochi.
Come ho gia scritto in passato, la valle soana è di tutti e di nessuno, e di certo chi le vuole bene potrà trovare qui sempre una grande casa, con pregi e difetti che del resto sono un po in tutte le famiglie . Loris de Lazinet
vallesoana