Ingria: tasse comunali invariate nel 2016 di Marino Pasqualone

Il consiglio comunale chiede una migliore ricezione del segnale televisivo
(da IL RISVEGLIO POPOLARE del 31 marzo 2016 )
Ad Ingria, per il 2016, le aliquote delle varie tasse comunali resteranno invariate rispetto all’anno precedente: questa la decisione assunta dal consiglio comunale del piccolo centro della valle Soana nella riunione dello scorso 18 marzo.  Oltre all’azzeramento dell’IMU sulla prima casa, (ora deciso anche a livello nazionale, ma che Ingria aveva autonomamente deliberato per i suoi cinquanta residenti già negli anni precedenti), sono state infatti confermate un’aliquota del 7,6 per mille per le seconde case e lo 0,5% di addizonale IRPEF, con la TARI rimasta anch’essa per il momento pressochè invariata. E’ inoltre da registrare  il fatto che l’unanimità degli amministratori presenti ha deciso anche quest’anno di rinunciare a percepire i gettoni di presenza ai consigli comunali, che verranno così reinvestiti per servizi alla popolazione ed in particolare per il settore turistico, che nel 2016 vedrà sul territorio ingriese l’organizzazione e la gestione di circa una quindicina di eventi.
Durante l’ultima seduta consigliare sono stati portati in approvazione anche tre ordini del giorno di un certo rilievo, almeno per una piccola realtà come quella rappresentata da Ingria, quali  la presa di posizione del consiglio riguardante il contenimento della desertificazione commerciale, la richiesta di un miglior segnale di ricezione televisiva e l’eliminazione del vincolo di pareggio di bilancio per i Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti. Riguardo il sostegno alle imprese delle zone ad alta marginalità economica come quelle montane, rilevando il fatto che ormai in Piemonte ben 81 comuni sono sprovvisti di un negozio (Ingria ha comunque un bar-ristorante che funge anche da punto informativo-turistico), si è richiesto a governo, parlamento ed alla regione di varare una legge che individui sgravi fiscali per chi intenda avviare o gestisce un’attività commerciale nelle aree montane più disagiate. Si è poi richiesta la modifica della norma della legge di Stabilità del 2016 che impone di rispettare il pareggio di bilancio anche per i Comuni più piccoli, con la possibilità quindi di poter  riutilizzare l’avanzo di amministrazione. Infine i consiglieri di Ingria hanno votato (sempre all’unanimità, come del resto anche i due Odg precedenti), la richiesta di un miglior servizio di trasmissione televisiva, soprattutto in vista dell’inserimento del canone RAI sulla bolletta elettrica:  “Riteniamo che se da una parte sia necessario diminuire l’evasione, dall’altra debba essere assicurato un adeguato servizio ai nostri cittadini consentendo la ricezione di tutti i canali, in primis di quelli RAI – hanno dichiarato in consiglio il sindaco Igor De Santis  ed il consigliere Andrea Cane – nel caso ciò non avvenisse, predisporremo a partire da quest’estate un punto informativo che, dal sito istituzionale del Comune fino ai nostri uffici, indicherà ai cittadini le modalità precise per effettuare la disdetta del canone, nel caso che  questi decidano di non tenere più un apparecchio televisivo all’interno delle proprie mura domestiche, in quanto inutilizzabile”.
Marino Pasqualone
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