La centrale sul verdassa rimpinguera’ le casse comunali di Marino Pasqualone

il comune “rateizza” la quota spettante (150 mila euro) per gli anni 2013-2015
( da IL RISVEGLIO POPOLARE del 23 giugno 2016 )
Le numerose piccole centrali idroelettriche che, negli ultimi anni, sono sorte un poco ovunque anche nelle valli Orco e Soana, hanno consentito ai Comuni interessati dalla loro realizzazione di “spuntare” una percentuale di introiti sul fatturato di tali impianti, spesso ubicati su torrenti e ruscelli minori dei valloni laterali al solco principale delle due valli.
E così è successo anche a Frassinetto, dove nel 2011 il Comune e la ditta Turbo Alpi avevano firmato una convenzione per regolare l’utilizzo delle risorse idriche derivanti dallo sfruttamento di una nuova centrale idroelettrica sul torrente Verdassa, realizzata nell’omonimo vallone a monte della frazione Fraschietto.
In base a tale convenzione la ditta costruttrice dell’impianto idroelettrico si impegnava a corrispondere al comune di Frassinetto un canone pari al cinque per cento del fatturato lordo annuo dell’impianto stesso.
Peccato però che, come si apprende adesso da una delibera della giunta comunale di Frassinetto risalente al mese di maggio, nelle casse municipali finora non era mai di fatto arrivato un euro di quanto pattuito, tanto che l’amministrazione comunale lo scorso mese di febbraio aveva richiesto alla Turbo Alpi la rendicontazione del fatturato lordo per gli anni dal 2012 al 2015 ed il pagamento dei relativi canoni.
A questa richiesta la ditta replicava evidenziando che, per l’anno 2012, non vi era stata alcuna produzione di energia elettrica, mentre per i tre anni successivi il canone annuo del 5% sul fatturato avrebbe invece dovuto portare nelle casse comunali la bella cifra di 152 mila euro complessivi.
Nella stessa lettera, come si legge sempre sulla delibera di giunta, la ditta chiedeva al comune di Frassinetto “a seguito delle difficoltà economiche e finanziarie dovute alla scarsa produzione idroelettrica degli ultimi mesi, alla rinegoziazione dei propri mutui e relativi piani di ammortamento concordati per sostenere oneri più urgenti”, che l’importo complessivo dovuto di oltre 150 mila euro per i tre anni pregressi fosse rateizzato in 32 rate mensili di poco meno di 5 mila euro l’una, da versarsi a partire dal 31 maggio 2016 fino al 31 dicembre 2018.
La proposta avanzata dall’azienda è quindi stata accolta dalla giunta comunale di Frassinetto “in considerazione della scarsa produzione di energia idroelettrica dovuta alla siccità che si è avuta nell’ultimo anno”, anche se l’amministrazione comunale avverte nella delibera che “in caso di mancato pagamento di tre rate consecutive, il Comune attiverà le procedure di riscossione coattiva previste dalla legge”.
Certo è che, per un piccolo comune come Frassinetto, il mancato introito effettivo annuo di circa 50 mila euro rappresenta quasi il 10 % delle entrate del bilancio comunale, e si tratta quindi di risorse preziose su cui poter contare per la gestione dell’ente.
Ora, come desunto dalla delibera di giunta, sembra che si riusciranno finalmente a recuperare da qui alla fine del 2018 le somme dovute al comune per gli anni dal 2013 al 2015: una vera boccata di ossigeno, quindi, per le casse del paese situato ai piedi della Quinzeina.

Marino  Pasqualone
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