La Valle Soana diventata Valle Cenerentola di Catherine Gambotto

Con la pandemia del 2020 rimarrà a lungo il ricordo dell’anno senza nessuna messa nelle frazioni di una Valle sempre piu’ Cenerentola.  Con piu’ di 50 chiese, cappelle, santuari, solo pochissime hanno potuto celebrare la festa annuale dei loro Santi patroni.

Specialmente a Campiglia Soana, nessuna messa nè per la festa di Sant’Antonio, nè per celebrare San Besso, nè il giorno dell’Assunta il 15 agosto, nè per la festa del Sacro Cuore al pian dell’Azaria.  Uno choc vero e proprio per molti Campigliesi, fieri di appartenere alla prima parrocchia della Valle Soana sin dall’anno 1000.   Eppure anche in tempo di guerra Don Balagna riuscì a celebrare una messa spostando l’orologio con un’ora di anticipo, evitando cosi la sorveglianza poco gradita dell’esercito tedesco, come riportato in un bell’ articolo del Bollettino La Valle Soana.

La popolazione è ovviamente rimasta delusa e incredula.  Anche se si è capito bene la necessità di rigorose misure di sicurezza, sono state celebrate diverse messe altrove in diverse località, tale la festa della Madonna della Neve al Lago Miserin, e molte altre celebrazioni, nelle valli di Lanzo, valle dell’Orco, a Ribordone e Prascondù.

A Campiglia la festa in onore di San Besso riveste una grande importanza, come testimoniano le centinaia di fedeli, devoti, alpinisti, saliti fino al Santuario, come ogni anno.

Campiglia sta diventando sempre di piu’ Cenerentola, senza neppure un Salone Parrocchiale.  Invece Valprato Soana dispone di grande Salone Parrocchiale per i giovani, ad uso cinema, teatro, concerti, Ingria dispone di un bellissimo Salone Parrocchiale pensato per i giovani, con calcio balilla, ping pong, vari giochi di società, libri per chi ama leggere, Ronco dispone di un nuovo Teatro Comunale inaugurato il giorno della festa di San Giusto 2020 e di diversi campi sportivi.

A Campiglia invece nulla di tutto questo.  Cosi è nata l’idea di creare un Museo dedicato a San Besso nell’antico Oratorio, antico Salone Parrocchiale vicino alla Chiesa di Sant’Orso e San Giovanni Battista.  Oltre 1200 firme di sostenitori favorevoli al progetto “Museo di San Besso” sono state raccolte nel 2019 e depositate in Comune di Valprato.   Mentre si va avanti con questo progetto che include il restauro dell’antico Oratorio, si nota che la Parrocchia di Valprato vorrebbe eliminare due delle tre porte di accesso all’antico Oratorio e lasciare solo una porta troppo stretta per l’entrata del futuro Museo.  Questo complica inutilmente la realizzazione del Museo di San Besso.  Come mai Campiglia non potrebbe avere neppure un nuovo Salone Parrocchiale come quelli di Valprato e Ingria ?

Ovviamente, ricordiamo le parole di Papa Francesco
« non costruire muri ma invece ponti »

Speriamo che si riprenda a celebrare le Messe a Campiglia e in tutte le frazioni della Valle Soana.  Allo stesso tempo, si auspica che le autorità dimostrino solidarietà con la popolazione per proteggere il patrimonio culturale storico ovunque e specialmente a Campiglia.
Catherine Gambotto
campiglia_oratorioantico Oratorio di Campiglia Salone Parrocchiale