Lupi, una commissione monitorerà la presenza di Ornella De Paoli

Istituita già in Valle d’Aosta. Polemiche sui possibili abbattimenti.
tratto da La Sentinella del Canavese di Ornella De Paoli
CERESOLE . Alla celebrazione dei 70 anni del Corpo di sorveglianza del Parco nazionale Gran Paradiso, svoltasi venerdì nel salone del Centro visitatori Homo et Ibex, hanno partecipato numerosi sindaci e rappresentanti degli enti locali delle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta. Tra questi, l’assessore piemontese all’Ambiente, sviluppo della montagna, foreste, e parchi, Alberto Valmaggia, e quello valdostano all’Agricoltura e alle risorse naturali, Alessandro Nogara, i quali hanno colto l’occasione per precisare la loro posizione rispetto alle polemiche in corso sull’abbattimento dei lupi. Un argomento che, evidentemente, interessa direttamente anche le guardie del Parco, i custodi della fauna e flora sui due versanti dell’area protetta festeggiati venerdì e presenti in gran numero nella sala.
La questione è esplosa in Valle d’Aosta nei giorni scorsi, quando Nogara ha comunicato di aver istituito una commissione per monitorare la presenza dei lupi in valle chiedendo all’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ndr) una relazione sulla situazione per eventuali controlli e, in caso di gravi problemi, anche abbattimenti.
«Voglio chiarire in questa sede che l’amministratore ha una funzione, quella di costituire la commissione – ha detto Nogara – , mentre la commissione ha la funzione di relazionare in merito ai controlli da effettuare. Non sarà, certo, la Regione a decidere eventuali abbattimenti di esemplari di una specie protetta, non vi è nessuna legge che lo preveda».
Polemiche su tale argomento, per la verità, erano partite dalle associazioni ambientaliste già nei mesi scorsi anche a livello nazionale, con forti contestazioni ad una deroga prevista nel piano di conservazione e gestione del lupo in Italia (non ancora approvato) che permetterebbe, in particolari circostanze, la possibilità di abbattere un massimo del cinque % degli esemplari.
A questa deroga ha fatto riferimento Valmaggia nel suo discorso. «Si tratta di dieci righe in cui si dice che le Regioni possono chiedere all’Ispra di valutare l’eventualità di abbattimenti qualora vi fossero problemi – ha specificato l’assessore piemontese – . In merito è nato uno scontro ideologico che rischia di mandare all’aria il piano. È auspicabile che si dialoghi e si arrivi ad un punto di incontro e che possa proseguire anche il progetto europeo di monitoraggio del lupo».
La presenza dei lupi nelle valli dell’Alto Canavese ha generato apprensione tra le popolazioni residenti. In estate, dopo gli avvistamenti, anche nei pressi delle abitazioni, branchi di lupi hanno attaccato mandrie e greggi provocando la morte di bovini in fuga.
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