Noasca vuole lasciare il Piemonte di Ornella De Paoli

Nel 2006 il 78% dei residenti votò per il passaggio alla Valle d’Aosta. Il sindaco: «Un’opportunità»
tratto da La Sentinella del Canavese di Ornella De Paoli
In paese si torna a parlare del passaggio alla Valle d’Aosta. A riportare in auge la questione sono le recenti notizie relative dell’incontro tra il sindaco di Carema, Giovanni Aldighieri, ed i presidenti della giunta e del consiglio della vicina Regione Autonoma, Laurent Vierin e Andrea Rosset, e la possibilità che ora venga accolta la richiesta di trasferimento votata a larga maggioranza nel 2007. Anche Noasca aveva chiesto di staccarsi dal Piemonte e passare alla Vallée con un referendum svoltosi nell’ottobre del 2006, a cui aveva detto si il 78 per cento dei votanti. Entrambi i Comuni, all’epoca, avevano trovato una ferma opposizione da parte dei presidenti delle due Regioni, Mercedes Bresso e Luciano Caveri, poi, la loro richiesta si era persa nei meandri della burocrazia, come spesso accade. Adesso che per Carema la situazione pare sbloccarsi, a Noasca si parla di quel referendum che pareva dimenticato anche in consiglio comunale.
«Durante la recente seduta del Consiglio abbiamo parlato di quanto sta avvenendo a Carema e convenuto che nella prossima riunione discuteremo e valuteremo se riprendere anche noi questa strada – afferma, infatti, il primo cittadino Domenico Aimonino –.Quel che è certo è che il referendum di dieci anni fa ha avuto esiti positivi, ha acceso l’attenzione sul nostro e sugli altri Comuni e ha contribuito a portare alla costituzione del fondo per i Comuni confinanti, dal quale sono arrivati nelle nostre casse comunali notevoli finanziamenti che ci hanno permesso di realizzare varie opere». Con l’ultimo contributo ricevuto, di 770mila euro, l’amministrazione comunale di Noasca ha realizzato il PalaNoasca, un sentiero ginnico, una piastra polivalente per calcetto e pallavolo e completato gli spogliatoi degli impianti sportivi. Come Noasca, nelle Valli Orco e Soana ,hanno ricevuto finanziamenti anche i Comuni di Ceresole, Locana, Ronco e Valprato (tutti confinanti, ad alta quota, con la Valle d’Aosta), i quali non avevano aderito alla proposta di indire il referendum partita dal locale gruppo della Lega Nord, accolta, invece, con entusiasmo dall’allora sindaco di Noasca Pier Sergio Cucciatti. Un’iniziativa che ebbe una grandissima risonanza mediatica e politica: per mesi e mesi occupò le pagine dei giornali e servizi televisivi. Oggi, però, la sezione Lega Nord delle due valli pare intenzionata a combattere un’altra battaglia.
«Il trasferimento alla Regione autonoma Valle d’Aosta è stata un’iniziativa in cui abbiamo creduto e che è stata osteggiata a vari livelli in quegli anni – affermano gli esponenti locali del partito, Mauro Guglielmetti e Pier Giorgio
Giorgis –.Oggi, siamo impegnati a percorrere una strada diversa, quella dell’autonomia per tutto il Piemonte e ci auguriamo che il presidente della Regione Sergio Chiamparino indica presto il referendum, come già avvenuto in Lombardia e in Veneto».
Ornella De Paoli
noasca