Per non dimenticare … le precipitazioni intense del 29 Ottobre 2018

Dopo una breve tregua nella giornata del 30 Ottobre sono riprese le precipitazioni in valle Soana e nel Nord Ovest. Speriamo in bene!
I danni arrecati in valle Soana ma localmente anche in tante altre regioni, hanno prodotto danni e disservizi che hanno messo  a dura prova la nostra vita quotidiana.
Chi mai pensa alle ricchezze che possediamo se non quando vengono a mancare: l’energia elettrica, l’acqua potabile, il riscaldamento, la viabilità, il telefono, il web e tante altre piccole cose che tutti diamo per scontato di possedere. I fatti recenti in valle Soana mostrano quanto siamo vulnerabili, anche in pianura, dove l’energia elettrica è mancata ben oltre i limiti imposti ala valle Soana. Personalmente posso dire che nella mia abitazione, nella cintura di Cuorgnè, in pianura è mancata l’energia elettrica per oltre 30 ore.
Tutto questo non è stato causato da un terremoto, un meteorite caduto improvvisamente dal cielo e nemmeno da un’alluvione.
Le precipitazioni sono state copiose ma nemmeno prossime ai limiti del 1993 oppure del 2003 anche se, a dire il vero, la fortuna ha voluto che la quota dello zero termico, in questo  evento, fosse alta quanto bastava per produrre neve, anziché pioggia oltre 1500 metri. Nel 1993 lo zero termico nella prima fase delle precipitazioni era a quota 3000 metri!
Il fatto allarmante in questi eventi, dicono i meteorologi, sta nelle grandi quantità di precipitazioni cadute nel breve periodo, accompagnate, come è successo a Ronco e dintorni, da forte vento in grado di distruggere un ponte, spezzare i pali dell’energia elettrica e le cime degli alberi. In valle Soana, recentemente ci stiamo in parte adeguando,  anche per prevenire  queste catastrofi, interrando i cavi dell’energia elettrica. Ma nessuno può dirsi esente da questi eventi che giungono improvvisi e, a livello locale risultano al momento ancora poco prevedibili.
La meteorologia, la regione Piemonte attraverso l’ARPA, NIMBUS, diffondono già bollettini che possono giovare alla prevenzione.
La precisione della previsione a livello locale, a mio modesto avviso, nonostante i grandi progressi compiuti, non è però ancora tale da riuscire a convincere l’utente dell’incombente stato di pre-allerta di calamità naturale. Purtroppo la mancanza di fiducia nella previsione locale vanifica assai la prevenzione.
Ora, con gli strumenti moderni che disponiamo, dal web allo smart phone e social vari, penso che varrebbe la pena di dedicare maggior tempo almeno al nostro “futuro imminente”.
Chissà che a fronte dell’aumentato interesse verso argomenti seri, anche il web possa evolversi verso strumenti di utilità globale.
Al momento io  mi limito ad osservare i dati del … passato pericolo e a condividerli con voi. Chi avrà pazienza per osservare tutti grafici potrà vedere che nonostante le precipitazioni siano state ovunque abbondanti, la pioggia nei soli tre ultimi giorni a Piamprato risulta la maggiore fra le stazioni ARPA prese in considerazione nel nostro territorio.
piamprato tregiorni