Accordo raggiunto sugli arretrati di ICI e IMU per la centrale idroelettrica di Pont
I soldi serviranno al comune per finanziare il nuovo polo scolastico
Si è chiuso con un “accordo stragiudiziale”, che porta nelle casse del Comune di Pont Canavese la bella cifra di quasi mezzo milione di euro, il contenzioso tributario in corso tra il Comune stesso e Iren Energia, che aveva per oggetto i maggiori importi da versare delle tasse comunali dell’ICI e dell’IMU per alcuni anni pregressi, relativamente alla rendita catastale attribuibile alla centrale idroelettrica Iren di Pont Canavese.
La notizia si apprende dalla lettura di una delibera della giunta comunale di Pont risalente al 5 dicembre 2017, ma pubblicata all’albo pretorio comunale solo lo scorso 9 gennaio, che ripercorre la storia di un contenzioso tra comune di Pont ed Iren Energia che si trascinava ormai da alcuni anni, tra avvisi di accertamento del comune, aumenti sostanziosi delle rendite catastali della centrale da parte dell’Ufficio del Territorio dell’Agenzia delle Entrate e conseguenti ricorsi ed impugnazioni da parte di Iren dei vari provvedimenti.
Da quanto riportato sulla delibera di giunta già nell’ottobre del 2013, a seguito dei primi avvisi di accertamento del comune nei confronti di Iren per le maggiori imposte ICI dovute per il periodo 2007-2011, era stato sottoscritto un accordo per dirimere il contenzioso tributario.
Senonché a seguito della sottoscrizione di questo accordo l’Ufficio del Territorio procedeva ad una nuova rettifica in aumento della rendita catastale della centrale idroelettrica di Pont Canavese dell’Iren, provvedimento che veniva però impugnato dall’azienda con un ricorso proposto alla Commissione tributaria provinciale di Torino ed al momento ancora pendente.
A questo punto anche il comune di Pont integrava i suoi precedenti avvisi di accertamento riferiti alle ulteriori maggiori imposte dovute per ICI ed IMU per gli anni 2008-2013, a loro volta impugnati da Iren Energia e sui cui, nell’udienza tenutasi lo scorso 8 giugno, la Commissione tributaria provinciale ha disposto la sospensione dei giudizi, in attesa che venga definito il contenzioso tra Agenzia delle Entrate ed Iren in merito alla corretta determinazione della rendita catastale della centrale idroelettrica di Pont.
E, proprio in attesa che vengano definiti i ricorsi ed in particolare che venga accertata la definitiva rendita catastale applicabile alla centrale Iren di Pont, “per evitare la prosecuzione di un contenzioso tributario che potrebbe rivelarsi alquanto problematico e costoso per il Comune”, la giunta comunale pontese ha “ritenuto opportuno provvedere alla sottoscrizione della bozza di accordo” raggiunto con Iren Energia, dando così mandato al sindaco Paolo Coppo di “sottoscrivere l’atto di definizione stragiudiziale sopra richiamato, al fine di garantire l’introito da parte del Comune della somma di 499 mila e 563 euro entro il 31.12.2017, riconoscendo che la definizione di tale accordo risulta estremamente vantaggiosa per il Comune”.
Dunque, salvo imprevisti, la somma di mezzo milione di euro dovrebbe già essere entrata nella casse comunali a fine anno: denaro che però ha già per buona parte una destinazione per così dire “obbligata”, come peraltro risulta scritto a chiare lettere nella stessa delibera di giunta, trattandosi di “somme utilizzabili a parziale finanziamento della realizzazione di un nuovo “polo scolastico”, ritenuto necessario per un miglioramento della “vita scolastica” degli studenti oltre che per un sensibile risparmio economico sulle utenze e sulle continue manutenzioni che l’attuale edificio adibito a scuola primaria di primo grado da sempre richiede”.
Insomma, chi ad esempio in paese già sperava che, vista la disponibilità, finalmente fosse dirottata qualche risorsa economica consistente sulla sistemazione delle strade pontesi di capoluogo e frazioni andrà, quindi, ancora una volta deluso nelle sue aspettative.
( da IL RISVEGLIO POPOLARE del 25 gennaio 2018 ) di Marino Pasqualone
