Riflessioni sulla strada della Valle Soana di Graziano Foglietta

Ricevo da Graziano Foglietta e pubblico volentieri alcune riflessioni sulla strada della  Valle Soana, scritte da Graziano in seguito agli eventi dei giorni scorsi.
“Strada della Valle Soana – giovedì 1 novembre 2018
Nei giorni scorsi – per mezzo del sito internet vallesoana.it – è stato possibile seguire l’evoluzione dei danni provocati dal maltempo nella nostra Valle. E’ stata una preparazione costante e progressiva che ha dato poi modo di poter vedere di persona il giorno di Tutti i Santi quali sono state le conseguenze del maltempo.
Purtroppo se per la tromba d’aria che ha colpito Ronco non ci sono grandi strumenti di difesa, invece per la strada – unica via di accesso ai paesini della Valle – gli strumenti di prevenzione ci sono o meglio ci sarebbero. Ebbene si, voglio richiamare l’attenzione sulla strada che da Pont sale in Valle. In passato avevo manifestato preoccupazione per le centinaia di piante che soverchiano la sede stradale. In alcuni punti ormai il sole e la luce non riescono più a penetrare a causa della lussureggiante presenza di foglie. Tante piante vicine alla sede stradale sono un pericolo in caso di abbondanti piogge e di copiose nevicate e anche in caso di venti impetuosi. Gli Enti preposti non devono limitarsi ai soliti proclami rivolti ai proprietari dei terreni di invito – disatteso – a tagliare le piante, bensì dovrebbero anche incaricare una ditta che provveda al taglio degli alberi prossimi alla sede stradale e, come ricompensa del lavoro svolto, effettui l’asporto del legname.
Giovedì 1 novembre – pur non essendoci piogge in corso – in molti tratti l’asfalto era ancora coperto dall’acqua che usciva dai muretti e che non riusciva a defluire. E qui emerge un secondo problema: la cura delle cunette. A chi compete la pulizia? Nel caso in discorso in molti tratti della strada le cunette erano strapiene di foglie, ma non sono le foglie di questo autunno, bensì sono i depositi pluristratificati degli anni passati! Una mancata pulizia delle cunette, per il deflusso delle acque, va a danno della sede viaria che viene attaccata dall’acqua e che provoca poi un ammaloramento precoce dell’asfalto.
Queste due segnalazioni danno origine ad una riflessione. Per mantenere efficiente una strada bisogna sempre fare qualche intervento, anche se minimo, non fare nulla è deleterio. Come sempre prevenire è meglio di curare, ma a chi compete fare la prevenzione? A chi compete fare o far fare la pulizia delle cunette con la rimozione delle foglie e il taglio delle piante? A chi compete verificare che il deflusso delle acque meteoriche non vada sull’asfalto, ma venga correttamente canalizzato?
Si spera di poter vedere – in tempi brevi – qualche riscontro tangibile.”
Graziano Foglietta
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