Ristori al turismo, Cane furente: «Uno sciacallaggio» tratto da Quotidiano Canavese

Dopo la querelle sul pronto soccorso di Cuorgnè si inasprisce lo scontro politico tra

Lega e Pd. Adesso a far discutere sono i ristori turismo in Canavese
CANAVESE – Si inasprisce lo scontro politico sui ristori per la ripartenza del turismo sul nostro territorio. Il consigliere regionale della Lega, Andrea Cane, sbotta e attacca duramente il circolo alto Canavese del PD, che, attraverso le parole del segretario Simona Appino, aveva sottolineato nei giorni scorsi il bisogno «di una seria programmazione del sistema turistico locale».

«Con un po’ di rammarico incasso l’ennesimo tentativo, stavolta a firma della segretaria del circolo Pd Alto Canavese, di creare entropia. Ammettono di non riuscire a capire la differenza di trattamento tra Comuni del territorio a fronte di una pandemia che ha colpito tutti indistintamente. Questa differenza si chiama criterio e dopo aver distribuito i ristori alle società commerciali sparse nei 1.181 comuni, la Giunta regionale ha aperto un ulteriore bando specifico da 5,6 milioni di euro rivolto alle attività ubicate nei Comuni montani dove è situata la partenza, il passaggio o l’arrivo di almeno un impianto di risalita a fune e/o piste da sci. Quindi il ridicolo paragone di Belmonte fa sorridere: se il Pd Alto Canavese va alle funzioni religiose al Sacro Monte con la funivia allora sì abbiamo lavorato in modo incomprensibile, diversamente è sciacallaggio». Il responsabile deli Enti locali della Lega Salvini Piemonte interviene sui fondi per il turismo a ristoro dei tre Comuni canavesani di Locana, Valprato e Ceresole e punta il dito contro la sezione locale del Partito Democratico: «Le misure di sostegno con la formula del bonus una tantum rivolte alle attività commerciali e imprenditoriali penalizzate dalla pandemia – dettaglia Andrea Cane – hanno abbracciato le varie categorie diffuse su tutto il territorio regionale per un ammontare complessivo di 200 milioni di euro. Sono state più di una le chiamate pubbliche pianificate dagli uffici tramite sportello sulle piattaforme web di Finpiemonte e della Regione. Come ho ribadito dopo i ristori alle società commerciali sparse in tutti i comuni, la Giunta ha confermato la sua attenzione alla montagna attraverso il criterio della presenza (sia essa partenza, il passaggio o l’arrivo di almeno un impianto di risalita a fune e/o piste da sci di discesa, di collegamento e di fondo). I nostri comprensori sciistici attraggono centinaia di migliaia di turisti ogni anno e sono un valore aggiunto per il nostro Piemonte: un asset economico su cui puntiamo, una catena di trasmissione della ricchezza che dà lavoro a migliaia di famiglie. Per questa ragione si è pensato ad un provvedimento specifico sganciato dagli altri, mirato e preciso per sostenere la ripresa di questo comparto particolarmente penalizzato dalle chiusure degli impianti sciistici. Facile da capire se appunto non si vuole solo puntare sulla disinformazione e sulla polemica gratuita: negli scorsi giorni il Pd aveva già provato tramite un suo rappresentante regionale a sciacallare sulla Sanità territoriale tramite dichiarazioni imbarazzanti sul Pronto soccorso di Cuorgnè alle quali avevo già risposto con precedenti comunicati, ora vedo che anche le segreterie locali adottano il medesimo modus operandi, che reputo vergognoso nei confronti dei cittadini che hanno bisogno di fatti, non parole di politici pretestuosi e disinformati».