RONCO CANAVESE – Vitello ferito dall’attacco di un lupo: l’allarme degli allevatori tratto da Quotidiano Canavese

In questi giorni sta facendo molto discutere, invece, il video pubblicato su internet di un vitellino gravemente

ferito in Valle Soana. Monta la rabbia e la preoccupazione degli allevatori locali.
RONCO CANAVESE – E’ un momento estremamente delicato per gli allevatori de Canavese e non solo. Dopo i mesi di inizio anno caratterizzati dalla siccità e da una lenta uscita dalle restrizioni da Covid, ora alla difficoltà di fare i conti con il caro prezzi e siccità si aggiunge un allarme lupi. 

Nella nostra Regione, subita l’ennesima predazione qualche allevatore ha deciso di addirittura di abbandonare l’alpeggio in anticipo. Alle nostre latitudini, a settembre 2022 sono stati avvistati lupi vicini alle case e animali attaccati anche di giorno in località Trione ad Alpette. In questi giorni sta facendo molto discutere, invece, il video pubblicato su internet di un vitellino gravemente ferito in Valle Soana. Purtroppo, destino segnato per l’animale che ha dovuto essere soppresso. Secondo qualcuno non si sarebbe trattato di un lupo, ma di un cane-lupo. Gli allevatori tuttavia temono per le loro greggi e sono sul piede di guerra.
La presenza di questi predatori in zona non è inusuale. Notoriamente sociale, il lupo vive in branchi altamente organizzati e rigidamente strutturati. E’ possibile che dei branchi stiano girando sulle montagne del Canavese. Non solo nell’area protetta del Parco nazionale del Gran Paradiso. Secondo il report 2020/2021 del progetto Life Wolfalps Eu, nel torinese ci sarebbero 15 branchi di lupi. In tutto il Piemonte sono 68 branchi, nel 2018 erano 33. Proprio il progetto Life Wolfalps Eu, che mira a migliorare la coesistenza fra lupo e uomo, ha previsto squadre di pronto intervento per la prevenzione degli attacchi al bestiame. 

Il fatto che i lupi si avvicinino molto a centri abitati o a greggi sorvegliati, forse per mancanza di cibo, ha fatto scattare un invito alla prudenza, pure per chi in questo periodo sceglie i sentieri canavesani per delle escursioni o per chi va a raccogliere funghi.