Ronco: la scuola elementare,un “appiglio” per non abbandonare le terre alte

Angelica, Asia, Azzurra, Federico, Francesco, Sara e la maestra Sabina.
Questa è la composizione di un’intera scuola. Una tra le più piccole d’Italia. E’ la scuola elementare – da alcuni anni “sussidiata” – di Ronco Canavese, comune al centro della Valle Soana all’interno dell’area protetta più antica del “Bel Paese”, il Parco Nazionale Gran Paradiso.
I bambini di tutta la valle vengono a scuola qui, in questa pluriclasse al pian terreno del palazzo comunale. L’anno scorso gli alunni erano cinque, quest’anno sono diventati sei con l’arrivo di Francesco, proveniente dall’asilo di Valprato Soana. Anch’esso scuola sussidiata, ospita i bambini più piccoli che raggiungono ogni giorno la maestra Rosanna. Al compimento del sesto anno d’età poi, come nel caso di Francesco, scendono nel comune sotto – Ronco – e per i cinque anni di scuola elementare evitano un viaggio che ogni giorno li farebbe percorrere più di 30 km. Senza contare che la strada provinciale che collega i paesi della Valle Soana a Pont Canavese, posto nel fondovalle, è ricca di curve e strettoie.
Vivere in montagna non è facile. Soprattutto durante l’inverno, quando le nevicate abbondano e i residenti nelle frazioni sono pochi. Alcune famiglie lavorano quassù – molti uomini sono artigiani e le donne si dividono tra chi lavora nel turismo e chi nella casa di riposo di Ronco – ma altrettante persone sono costrette a viaggiare. La vita in montagna è difatti causa di molti sacrifici. La scuola elementare di Ronco rappresenta ancora una sorta di “appiglio” alle famiglie che non vogliono scendere a valle.
L’impegno dell’amministrazione comunale è dunque quello di garantire la realtà della scuola a queste ed alle prossime famiglie che scelgono e sceglieranno di vivere nelle “terre alte” di questa valle. In fondo, si tratterebbe di un “diritto” che non dovrebbe essere negato a chi come già detto convive quotidianamente con i sacrifici di una vita tra i monti. E se lo Stato non arriva, per fortuna c’è la Regione, che con un finanziamento contribuisce alle spese del personale. Finanziamento che però copre sempre meno dell’ammontare dei costi. E poi c’è il “blocco del personale” e quindi le difficoltà per il mantenimento aumentano.
Lunedì la campanella è suonata. “Tuiti a ahcola!” , che nella parlata francoprovenzale della Valle Soana vuole dire “tutti a scuola!”. Ed è proprio il patois a giocare ancora un ruolo fondamentale anche a scuola. Nella stessa scuola che per prima portò l’italiano alla gente di quassù, ora le ricerche sulla cultura e le radici storiche ritornano ad impegnare i giovani valsoanini. Ogni anno si partecipa al concorso Effepi, sulla cultura e le tradizioni locali: vengono realizzate ricerche, lezioni in patois e vengono poi presentati i lavori che ogni anno sono itineranti nelle località del concorso. Il concorso 2015-2016 ha visto la giornata conclusiva organizzarsi proprio a Ronco, dove sono arrivati più di 300 alunni provenienti dalle scuole dell’area francoprovenzale piemontese. Quest’anno, per ricambiare la visita della scuola valdostana di Introd, i bambini dell’asilo di Valprato e della scuola di Ronco parteciperanno alla festa del Concorso Cherlogne nella vicina regione autonoma.
“Il comune – spiega il sindaco Danilo Crosasso – continua ad impegnarsi per garantire quello che può essere definito come il “servizio fondamentale” per abitare in Valle. Ai nostri alunni viene offerto il trasporto con il mezzo comunale che ogni mattina, girando le frazioni, anche quelle più in alto, accompagna i bimbi a scuola. Lo stesso mezzo, poi, sempre gratuitamente, accompagna a Pont gli allievi delle medie.”
Anche i libri vengono direttamente acquistati dal comune e portati in classe dagli amministratori il primo giorno di scuola. Ma le iniziative non sono finite qua: per una scuola di montagna fare intervallo vuole dire godersi la pausa all’aria aperta. Ed ecco che la ricreazione a Ronco la si fa nel prato della piazzetta comunale e nelle “tchampane”, i vicoli del centro storico. D’inverno, poi, vengono organizzate con l’associazione che gestisce gli impianti di risalita di Piamprato in alta valle alcune giornate sulla neve con lezioni di sci.
“Da alcuni anni – continua il sindaco – la scuola è dotata di LIM, la lavagna interattiva multimediale, che, grazie ad un progetto della Comunità Montana (ICI-VOS , Insegnare Comunicare Innovare nelle Valli Orco e Soana”) permette di effettuare lezioni in connessione tra le scuole delle due valli”. La fase 2 del progetto permette anche, in caso di non possibilità di raggiungere la scuola nel capoluogo, di collegarsi alle lezioni direttamente da casa.
E ultima iniziativa in ordine di tempo: il “bonus scuola” alle famiglie degli alunni che frequentano la materna di Valprato e l’elementare di Ronco. Adottato dalle amministrazioni comunali della Valle, è un importante sostegno economico finalizzato ad incentivare le famiglie a restare e a tornare a vivere quassù.
La lotta allo spopolamento della montagna è in atto e la presenza della scuola sul territorio è di fondamentale importanza. Le nuove nascite infine fanno ben sperare le amministrazioni comunali, impegnate nel mantenimento di questi presidi.
L’amministrazione comunale di Ronco.

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