Sparone: Ims, nessun operaio è entrato in fabbrica di Ornella De Paoli

Continua la mobilitazione negli stabilimenti di Sparone e di Druento a seguito del fallimento della Ims.
Dopo lo sciopero di venerdì,ieri nessuno dei 230 dipendenti è entrato in fabbrica.
Lo stato di agitazione continuerà anche nei prossimi giorni come deciso dalle assemblee dei lavoratori, ma il programma è cambiato poiché ieri,mentre erano in corso i presidi davanti agli stabilimenti, è arrivata la notizia della convocazione, da parte della Regione,di un incontro alle ore 11 di martedì prossimo.
Quindi, lo sciopero di 8 ore indetto per venerdì 25 marzo, è stato rinviato a martedì ed i lavoratori si recheranno a Torino per manifestare davanti all’assessorato regionale al Lavoro, mentre avrà luogo l’incontro a cui parteciperà anche Mtd, la società del Gruppo Tiberina che da giugno ha in affitto impianti produttivi e dipendenti di Ims.
La preoccupazione è molto alta tra i lavoratori, poiché Mtd, interessata ad acquisire l’azienda dal fallimento, pare intenzionata a ridimensionare i posti di lavoro.
«Le conseguenze occupazionali sarebbero molto gravi se rimanesse invariata la posizione che Mtd ha espresso al curatore fallimentare, ovvero di essere intenzionata a proseguire le attività solo con un drastico ridimensionamento che vedrebbe il licenziamento di oltre 80 lavoratori su 230 – affermano in un comunicato congiunto Fiom e Fim -. La piena contrarietà a tale
prospettiva è stata espressa in maniera chiara nelle assemblee,al termine delle quali sono state dichiarate ulteriori iniziative di agitazione per chiedere al gruppo Tiberina di fare un passo indietro rispetto ad una proposta drammatica dal punto di vista occupazionale».

Ornella De Paoli