Teumessia e Lelapo. – Erigeron annus. – Roma brucia! – I bagnini ed i loro oggetti simbolo. – Matematica. – Il ping pong. – Magdalenenhochwasser…LE PAGINE DI GIORGIO CORTESE.

Teumessia e Lelapo Nella mitologia greca la volpe di Teumesso era una gigantesca volpe

che era destinata a non essere mai catturata. Si diceva che fosse stata inviata dagli dei, per depredare i figli di Tebe come punizione per i crimini commessi. Creonte, l’allora re di Tebe, impose ad Anfitrione l’impossibile compito di uccidere questa bestia. Anfitrione scoprì una soluzione apparentemente perfetta al problema recuperando il cane Lelapo, che era destinato a catturare tutto ciò che inseguiva, al fine di scovare la volpe. Lelapo era tanto veloce che per volere divino nessuna preda riusciva a sfuggirgli. Teumessia, invece, che per volere degli dei non sarebbe mai stata acciuffata, doveva essere placata ogni mese con il sacrificio di un bambino. Si cominciò dunque a discutere nell’Olimpo come risolvere l’intricata e contraddittoria questione e l’inseguimento continuò ma Laelapo non riuscì a catturare la volpe Teumessia, ma nemmeno la volpe Teumessia riuscì a liberarsi dal cane. In Tessaglia non ne potevano più; il cane cacciava senza sosta la volpe che sfuggiva inafferrabile: e questo portava scompiglio, disordine e disagi ovunque. Zeus guardò giù dal Monte Olimpo e osservò il paradosso che si stava verificando intorno a Tebe. Zeus decise che non poteva lasciare che la caccia continuasse sulla terra, e così mentre la volpe e il cane correvano sulla pianura di Tebe, il dio di fronte a un’inevitabile contraddizione dovuta alla natura paradossale delle loro abilità che si escludevano a vicenda, trasformò le due bestie in pietra. Così entrambe divennero due costellazioni, il Canis Major, Lelapo, e il Canis Minor, la volpe di Teumesso, e così l’inseguimento continua nel cielo notturno.Favria,   16.07.2024  Giorgio Cortese

Buona giornata. Certi giorni sono simili a  finali che rimandano a meravigliosi inizi. Felice martedì

Erigeron annus.

La falsa camomilla, Erigeron annus, conosciuta anche come Cespica annua è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Una graziosa pianta erbacea che all’apparenza può sembrare un incrocio tra la margherita e la camomilla dcon valore foraggere nullo, non viene mangiata dal bestiame. La pianta, ormai completamente naturalizzata, è originaria del Nord America e venne introdotta in Europa ai primi del 1700, a scopo ornamentale. La pianta può raggiungere un’altezza di circa 30-60 cm e ha fusti eretti e ramificati. Le foglie sono strette e allungate, di colore verde chiaro, è una erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Asteraceae, è diffusa in molte regioni del mondo e cresce principalmente nei campi coltivati, lungo le strade e nei prati. Questa pianta si presenta con un fusto eretto e ramificato, che può raggiungere un’altezza di circa 50 centimetri. Le foglie sono di forma pennatosetta, di colore verde chiaro, e i fiori sono piccoli e di colore giallo. La fioritura avviene tra maggio e settembre. La falsa camomilla è spesso confusa con la vera camomilla, ma si differenzia da quest’ultima per alcune caratteristiche. Ad esempio, i fiori della Cespica annua sono più piccoli e hanno un odore meno intenso. Inoltre, le foglie della falsa camomilla sono più sottili e meno pelose rispetto a quelle della vera camomilla. La falsa camomilla è utilizzata in fitoterapia per le sue proprietà antinfiammatorie e calmanti. Viene spesso impiegata nella preparazione di tisane e infusi, che possono aiutare a contrastare problemi gastrointestinali, digestivi e di natura nervosa. Inoltre, questa pianta è apprezzata anche nel settore cosmetico, poiché l’olio essenziale estratto dai suoi fiori viene utilizzato per la produzione di creme, lozioni e shampoo. La falsa camomilla è una pianta che può essere facilmente confusa con la vera camomilla, ma presenta delle caratteristiche distintive che permettono di riconoscerla. Una delle principali differenze risiede nei fiori della falsa camomilla, che sono ermafroditi, ovvero contengono sia gli organi riproduttivi maschili che femminili. Questi fiori sono in grado di attrarre diverse specie di farfalle e insetti pronubi, soprattutto le api, che si nutrono del loro nettare.  Un altro aspetto che aiuta a distinguere la falsa camomilla dalla vera camomilla è la posizione dei fiori dopo la fioritura. Mentre i fiori della vera camomilla sono rivolti verso il basso, quelli della falsa camomilla rimangono eretti o si inclinano leggermente verso l’alto. Questa caratteristica può essere osservata soprattutto dopo che i fiori sono sbocciati e hanno completato la loro fioritura. Inoltre, la falsa camomilla può avere un profumo diverso dalla vera camomilla, anche se questa caratteristica può variare leggermente a seconda della varietà della pianta. Per essere sicuri di riconoscere correttamente la falsa camomilla, è sempre consigliabile consultare una guida di riferimento o chiedere l’opinione di un esperto in botanica. La parola Erigeron deriva da due termini, uno di provenienza greca, Eri, inizio,  e uno dal latino Gerere, portare, riferiti alla lanosità presente sulla pianta. L’epiteto ‘annuus’ invece venne assegnato da Linneo e allude allo sviluppo annuale della pianta.

Favria,  17.07.2024   Giorgio Cortese

Buona giornata.  Nella vita non bisogna mai perdere la speranza mai smettere di credere e soprattutto mai smettere di sognare. Felice mercoledì.

Roma brucia!

Oggi narro dell’incendio del 64 d.c. Era la notte tra il 18 e il 19 luglio del 64 d.C. quando scoppiò il grande incendio di Roma che colpì la zona del Circo Massimo e infuriò per nove giorni lambendo quasi tutta la città. La colpa, secondo gli storici, fu di Nerone, che appiccò l’incendio per trarre spunto per il suo canto e ricavare lo spazio per la costruzione della sua nuova residenza, la Domus Aurea. Tutto ciò che successivamente l’imperatore fece fu una prova tangibile della sua colpevolezza. «Seguì un disastro, non si sa se dovuto al caso o alla perfidia del principe, in quanto le fonti tramandano entrambe le versioni, ma certamente più grave e più spaventoso di ogni altro che si sia mai abbattuto su Roma per la violenza del fuoco». (Tacito, Annali, XV, 38.1.). Nerone quindi, per mettere a tacere tutte queste voci, accusò i cristiani, «una setta invisa a tutti per le loro nefandezze» secondo Tacito, i cui colpevoli sarebbero stati arrestati e condannati, non tanto per l’incendio ma per il loro “odio nei confronti del genere umano”. Tuttavia, recenti studi tendono a ripulire l’immagine del tiranno tramandata dagli storici antichi. La sua politica estremamente favorevole nei confronti del popolo e il suo disprezzo per il Senato gli causarono diversi problemi con la classe aristocratica, sino all’accusa di pazzia e al tradimento dei generali e degli stessi pretoriani.

Favria, 18 luglio 2024   Giorgio Cortese

Buona giornata. C’è sempre una ragione durante ogni giornata per essere felici e sorridere. Felice giovedì

I bagnini ed i loro oggetti simbolo.

Tempo di vacanze, tempo di bagni in piscina e al mare. Ogni stabilimento balneare ha l’obbligo di assumere un certo numero di bagnini di solito commisurato ai metri di litorale. Affinché questa tipologia di personale  di salvamento altamente formato possa lavorare in tutta tranquillità, naturalmente, c’è bisogno anche di dorarli dell’attrezzatura specifica. Qui racconto dei principali “oggetti simbolo” dei bagnini che hanno origini remote. Il salvagente anulare è stato inventato da Leonardo da Vinci: un disegno del Manoscritto B, databile tra il 1487 e il 1490, mostra un uomo che nuota, tenuto a galla da una ciambella di salvataggio, mentre la prima tavola progetto, è stata pubblicata nel 1691 negli Acta Eruditorum, una rivista scientifica tedesca. Detto “moscone” sulla riviera romagnola, il pattino da soccorso è un catamarano a remi, forse nato in Italia nell’800; viene citato per la prima volta nel Novo dizionario universale della lingua italiana”, “travi con un panchettino sopra che serve per andarci come in barchetta”, del 1891. Il rullo da salvataggio, o rescue reel, derivato da un sistema di recupero delle reti da pesca è nato in Australia nel 1906 e l’utilizzo è stato determinante durante l Black Sunday di Bondi Beach, a Sidney, il 6 febbraio 1938. Fu il più grande salvataggio di massa, 250 persone soccorse, 60 in rianimazione. Il tubo da salvataggio, rescue tube, cintura galleggiante per vittima e soccorritore, è stato concepito dal 19enne surfista californiano Pete Peterson nel 1932. Per ultimo è nato il torpedo o rescue can, “lattina da salvataggio”, una boa a forma idrodinamica di siluro: brevettata nel 1966, porta la firma di Robert “Bob” Mackenzie Burnside, presidente della National Surf Life Association of America.

Favria, 19.07.2024   Giorgio Cortese

Buona giornata. Certe persone non sono mai gli anni che hanno, quello che conta è la luce che hanno dentro. Felice venerdì.

Il potere di salvare la vita l’abbiamo nel sangue. Vieni a donare il sangue, vieni a donare a Favria Venerdì 2 agosto, cortile interno del Comune dalle ore 8 alle ore 11,20. Abbiamo bisogno anche di Te.  Attenzione, per evitare assembramenti è necessario sempre prenotare  e portare  sempre dietro documento identità. a Grazie per la vostra collaborazione. Cell.  3331714827. Ricordo i requisiti minimi per donare: età compresa tra i 18 e i 60 per la prima volta, poi dai 65 a 70 anni l’idoneità a donare va valutata dal medico .  Grazie se fate passa parola e divulgate il messaggio

Matematica.

Questa parola deriva dal termine greco mathematiké, che in origine non era la scienza dei numeri, ma “l’arte di imparare”. Il mathematikós era “colui che desiderava apprendere”, quindi un discepolo. Anche in latino sono rimasti questi significati, estesi a quelli di “mago” e “indovino”, tanto che in molti documenti medioevali il matematico era un astrologo, non uno scienziato. Ma già a fine Duecento nella lingua italiana ha assunto il significato attuale.

Favria,  20.07.2024  Giorgio Cortese

Buona giornata. L’ottimista vive nella penisola delle infinite possibilità. Il pessimista è incagliato nell’isola della perpetua indecisione. Felice sabato

Il ping pong.

Il ping pong noto anche come tennis da tavolo, le sue origini risalgono al XIX secolo. Si pensa che sia nato nel Regno Unito come un gioco da sala da pranzo per le classi abbienti. Anno chiave fu il 1901, quando la compagnia inglese J. Jaques & Son brevettò il nome “ping pong”, che divenne il termine generico per il gioco. Tuttavia, la compagnia Parker Brothers, negli Stati Uniti, deteneva i diritti di quel nome, così “tennis da tavolo” divenne il termine più comune per indicare il gioco in molte parti del mondo. Nel 1926 è stata fondata la Federazione internazionale tennis da tavolo, che ha contribuito a standardizzare le regole del gioco e a promuoverne la diffusione.  Durante la seconda metà del XX secolo i giocatori provenienti da Paesi come Cina, Giappone e Ungheria hanno dominato la scena internazionale, portando a innovazioni tecniche e tattiche nel gioco. Oggi il ping pong è praticato da milioni di persone in tutto il mondo, sia a livello amatoriale, sia professionale. Nel corso del tempo il gioco si è evoluto e ha guadagnato popolarità, diventando disciplina olimpica nel 1988.

Favria, 21.07.2024   Giorgio Cortese

Buona giornata. L’ottimista ha inventato l’aereo e il pessimista il paracadute. Felice  domenica.

Magdalenenhochwasser.

Un’ampia area che va dal nord Italia alla Carinzia è colpita dalla Magdalenenhochwasser, inondazione della Maddalena, perché si verifica nei giorni prima, durante e dopo la festività di Santa Maria Maddalena, 22 luglio, la più grande inondazione mai registrata in Europa, uno dei peggiori disastri naturali dell’ultimo millennio. Dopo un lungo periodo di forte siccità, piogge improvvise e insistenti riempiono gli alvei dei fiumi Eider, Elba, Danubio, Meno, Moldava, Mosella, Reno, Unstrut, Werra, Weser e i loro tributari, provocando l’esondazione dei corsi d’acqua e l’inondazione di vaste aree del centro Europa, incluse le città di Amburgo, Colonia, Francoforte sul Meno, Magonza, Passavia, Ratisbona, Vienna, Würzburg. La causa più profonda di questa calamità deve essere ricercata nel massiccio cambiamento climatico che colpì l’Europa in quel periodo. I ricercatori oggi parlano della Piccola Era Glaciale, iniziata negli anni tra il 1275 e il 1300, e durante la quale, tra l’altro, le estati si raffreddarono bruscamente. Il disastro uccise decine di migliaia di persone, erose e smosse circa 13 miliardi di tonnellate di terra,  l’equivalente di quanto accade normalmente in circa 2000 anni, e causò negli anni a venire carestie e peggioramento delle condizioni di vita. Le popolazioni colpite divennero ancora più suscettibili alle malattie. Così, è probabile che l’inondazione abbia anche facilitato le epidemie di peste dal 1346 al 1353, che portarono via circa un terzo della popolazione in quella vasta regione che oggi è la Germania.

Favria, 22 .07.2024  Giorgio Cortese

Buona giornata. Oggi mi sono vestito di speranza. Felice  lunedì.

D𝐚 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝑎𝑛𝑑𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑉𝑎𝑐𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑜𝑝𝑜 𝑎𝑣𝑒𝑟 𝑑𝑜𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑒́ 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑎 𝑢𝑛’𝑎𝑙𝑡𝑟𝑎 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎. Il senso di famiglia e l’amore per gli altri sono le condizioni più belle per andare in vacanza con totale serenità e spensieratezza. Da sempre i nostri donatori fanno un salto alla Fidas prima si mettersi in viaggio. FALLO ANCHE TU Poi lo sapevate che ad ogni donazione, si bruciano circa 400 kcal? Oltre a fare del bene gli altri, vi aiutiamo anche per la prova costume! Il potere di salvare la vita l’abbiamo nel sangue. Vieni a donare il sangue, vieni a donare a Favria VENERDI’ 2 AGOSTO, cortile interno del Comune dalle ore 8 alle ore 11,20. Abbiamo bisogno anche di Te.  Attenzione, per evitare assembramenti è necessario sempre prenotare  e portare  sempre dietro documento identità. a Grazie per la vostra collaborazione. Cell.  3331714827. Ricordo i requisiti minimi per donare: età compresa tra i 18 e i 60 per la prima volta, poi dai 65 a 70 anni l’idoneità a donare va valutata dal medico.  Grazie se fate passa parola e divulgate il messaggio