Ultime valanghe anche in valle Soana a cura di Dario (con filmati)

L’occhio esperto del nostro valligiano Dario, dalla sua pagina FB vuole mettere in guardia

soprattutto gli escursionisti domenicali che in seguito a queste recenti nevicate vogliono salire in quota per cercare l’ultima neve di primavera.
Nel precedente messaggio del 21 aprile Dario richiamava l’attenzione sul pericolo insito nei coni valanghivi in prossimità di piccoli canaloni, spesso solcati dai corsi d’acqua. Pur presentandosi integri nella superficie esterna, nascondono sempre delle cavità sotterranee dovute allo scorrimento dell’acqua nel sottosuolo. In tali casi conviene sempre evitare di percorre il punto centrale della valanga, inteso in senso longitudinale, per evitare di cadere all’interno. Vedere a tal proposito le immagini realizzate nel primo filmato del vallone di Campiglia che documentano in modo esaustivo tale pericolo.
Nel secondo breve filmato del 2 maggio mostra invece le nuove valanghe che cadendo potrebbero in qualche modo occultare il pericolo precedentemente illustrato.
In ultima analisi le valanghe attuali, primaverili e spesso di “fondo” (ovvero che si staccano direttamente dal terreno sottostante) pur viaggiando ad una velocità bassissima e quindi facilmente intuibili, hanno un peso ed una consistenza paragonabile al calcestruzzo e possono arrivare fino al 800 KG/Mcubo.
Coloro che fossero coinvolti all’interno, difficilmente riuscirebbero ad uscirne vivi.
A differenza delle valanghe polverose invernali che sono spesso costituite da neve sofficissima, leggerissima ma riescono a raggiungere velocità fino a 300 KM/ora. In tal caso, si muore per soffocamento!

Voglio esprimere ancora un sincero ringraziamento a Dario per l’accurata documentazione
coloro che non sono registrati su FB possono cliccare sulle immagini sottostanti per aprire i filmati di Dario

il cerchio rosso indica pericolo sprofondamento (Foto Dario vallone di Campiglia Barmaion)
clicca sull’immagine per vedere il distacco recente del cono di valanga in seguito alla caduta (Dario Campiglia Barmaion)