Valle Soana: A Ronco e Valprato ripartono le feste nelle borgate a cura di Marino Pasqualone

Ma per il momento non in altre parrocchie delle valli Orco e Soana

(da IL RISVEGLIO POPOLARE del 8 luglio 2021)

VALLE SOANA – Una buona notizia, che è giunta per la verità in modo un poco inaspettato, arriva dalla valle Soana, dove, con la pubblicazione degli orari delle celebrazioni festive del mese di luglio nelle Parrocchie dei paesi di Ingria, Ronco e Valprato, si è appreso il “ritorno” delle feste nelle cappelle delle borgate alpine.
Infatti, oltre alle feste patronali nelle chiese dei capoluoghi, in calendario rispettivamente domenica 18 luglio, alle ore 10,30 , a Valprato Soana (San Silverio), sabato 24 luglio alle ore 18 ad Ingria (San Giacomo) e domenica 25 luglio alle ore 10,30 a Ronco Canavese (San Giusto), nell’elenco delle celebrazioni festive appaiono anche la festa della B.V.M. del Carmine e dello Spirito Santo in borgata Cugnone (Valprato) domenica 11 luglio, la festa di S. Maria Maddalena a Guaria di Ronco domenica 18 luglio, la festa di Santa Margherita a Servino (Ronco) martedì 20 luglio, la festa di San Domenico al Santuario di Jornea (Valprato) domenica 25 luglio e la festa di Sant’Anna nella frazione Scandosio di Ronco nella mattinata di lunedì 26 luglio.
Ma se, almeno in valle Soana, sembra dunque scongiurata la prospettiva di un’altra estate senza la celebrazione delle feste patronali estive nelle borgate , che già lo scorso anno ne avevano vista la cancellazione o, nella migliore delle ipotesi, il loro “trasferimento” nelle chiese parrocchiali dei capoluoghi, lo stesso non si può dire al momento per altre parrocchie valligiane, dove probabilmente le porte delle cappelle delle frazioni resteranno ancora chiuse anche quest’anno per la festa del Santo patrono.
Al momento in cui scriviamo non è ancora noto se, oltre alla celebrazione della S. Messa, si svolgeranno anche le processioni lungo le stradine delle borgate alpine e gli “incanti” a favore delle chiesette, ma è comunque un primo ed importante passo nell’evitare che la storia, le tradizioni e la religiosità popolare che da secoli permea le nostre montagne finissero annientate ed inghiottite nell’immenso buco nero di paura e di incertezza che ormai ci attanaglia da un anno e mezzo a questa parte.

                                                    Marino Pasqualone