Valprato Soana: IL PERCORSO DELLA SPIRITUALITA’ DI SAN BESSO

Il Percorso è stato attivato attraverso la partecipazione al bando “Interventi di riqualificazione degli

elementi tipici del paesaggio e del patrimonio architettonico rurale”, promosso dal Gruppo di Azione Locale GAL Valli del Canavese, che finanziava progetti concreti e finalizzati a interventi di recupero e valorizzazione riguardanti beni paesaggistici e beni architettonici appartenenti al patrimonio storico-architettonico e al patrimonio diffuso di cultura materiale.
In tale contesto è stato finanziato il progetto “Recupero e Valorizzazione del Percorso della Spiritualità di San Besso”, idea elaborata a cura dell’Università degli Studi di Torino e del Comune di Valprato Soana nell’ambito di un’azione di più ampio respiro che l’Amministrazione comunale sta conducendo in collaborazione con il Dipartimento di Management della medesima Università attraverso l’accordo di collaborazione scientifica “Campiglia CLOUDS – Campiglia Soana green tourism destination”.
Il progetto, presentato dal Sindaco del Comune di Valprato Soana, Arch. Francesco Bozzato, si è avvalso delle professionalità dell’Ing. Gianluca Noascono, dell’Arch. Marco Di Perna, del Prof. Stefano Duglio, Università di Torino, del Prof. Roberto Dini e dell’Arch. Cristian Dallere, Politecnico di Torino, per la valorizzazione della “porta di accesso” alla Frazione di Campiglia Soana, attraverso il recupero degli elementi architettonici della piazza principale (muretti a secco, area fontana a monumento) e di quattro piloni votivi lungo il sentiero che da Campiglia Soana in circa due ore conduce al Santuario di San Besso (2.019 m) per poi ridiscendere dal versante opposto formando un circuito ad anello (4-5 ore totali).
I piloni votivi sono ubicati all’entrata del paese, al posteggio da cui parte il sentiero, al Santuario di San Besso ed in località Pignone, nel tratto di discesa. Quest’ultima cappella votiva è di particolare interesse in quanto rappresenta l’unico esemplare in questo territorio di iconografia di una Madonna Nera, con un diretto rimando alla più famosa rappresentazione iconografica di Oropa nel Biellese.
Il recupero è stato arricchito dalla installazione di cartellonistica smart, dotata di QR-Code, presso l’abitato di Campiglia, sugli stessi piloni e lungo il sentiero. Grazie ad essa il turista può accedere a risorse on-line sulla storia di San Besso e sulle opportunità offerte dal territorio. In questo modo, al recupero degli elementi tradizionali del patrimonio paesaggistico di valle, si unisce un’azione di valorizzazione territoriale, grazie all’impiego smart di nuove tecnologie per mettere a valore una destinazione turistica già oggi molto importante nel Canavese attraverso la creazione di un vero e proprio prodotto turistico che a pieno titolo rientra nell’alveo delle azioni per un turismo sostenibile che si basi sull’heritage naturale e culturale dei luoghi.
In allegato è possibile consultare la Relazione Tecnica Illustrativa dell’intervento.

Allegati

Documenti

  • ELAB. A [.pdf 3,99 Mb – 26/09/2023]