Agricoltura in montagna opportunità per i giovani di Ornella De Paoli

Contributi per le aziende agricole di montagna, per il miglioramento degli alpeggi e soprattutto incentivi per i giovani agricoltori.tratto da La Sentinella del Canavese di Ornella De Paoli
Durante l’incontro con l’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero, svoltosi sabato mattina in sala consiliare, a Locana, si è parlato di questo, ma anche della situazione disagiata degli alpeggi della valle Orco, delle difficoltà degli allevatori locali, di agriturismo e prodotti caseari che potrebbero rilanciare il settore. Non sono mancati neppure interventi che hanno messo in rilievo le conseguenze del proliferare di specie animali prima assenti sul territorio, come caprioli, cervi ed, ovviamente, cinghiali e lupi.
Sono stati i sindaci (erano presenti quelli della Valle Orco ed i presidenti delle due Unioni montane) a parlare della realtà concreta della valle, dalla mancanza di strade d’accesso agli alpeggi ai giovani che se ne vanno. Tra il numeroso pubblico vi erano, però, anche giovani che hanno scelto di rimanere, ovvero gli allevatori locanesi che hanno deciso di associarsi per creare un caseificio sperando di dare un futuro alle loro aziende. «Proprio ai giovani imprenditori agricoli sono destinati i bandi 2015 e 2016 per nuovi insediamenti ed investimenti, aperti fino al 30 giugno – ha comunicato l’assessore Ferrero – . La Regione riserva particolare attenzione alle nuove generazioni ed alla montagna, a cui ha deciso di destinare il 20% delle risorse del Programma di sviluppo rurale 2014/2020». Il Programma di sviluppo rurale del Piemonte, che ha una dotazione di un miliardo e 100 milioni di euro (fondi Unione europea più cofinanziamento regionale) da spendere in 7 anni, destina, tra l’altro, 60 milioni per l’indennità compensativa a favore degli agricoltori operanti in montagna. «Vi è stato un notevole aumento della indennità compensativa, passata da 40 euro a ettaro agli oltre 200 per chi opera ad alta quota – ha precisato Paolo Rolando, dell’ufficio regionale agricoltura di Locana -. Nel territorio delle valli Chiusella, Sacra, Dora Baltea, Orco e Soana stiamo istituendo 300 domande di contributo, di cui 80 in questa valle».
Oltre all’indennità compensativa e ad altri contributi destinati all’agricoltura montana, come gli incentivi per l’acquisto di recinti e di cani a prevenzione degli attacchi del lupo negli alpeggi, il Psr prevede altri soldi per la montagna: 65 milioni per i piani di sviluppo
dei Gal, 70 milioni per Unioni e Comuni (a giugno sarà aperto il bando per la rivitalizzazione dei villaggi alpini) ed anche 45 milioni (a cui se ne aggiungono altri 45 del Governo) per portare la banda larga in ogni angolo delle montagne piemontesi, alpeggi compresi.
Ornella De Paoli