ALLARME INCENDI – Le fiamme mettono a rischio l’Erbaluce di Cuceglio, bruciano i boschi a Locana e Traversella tratto da QuotidianoCanavese

Un’altra giornata ad alta tensione a causa degli incendi che stanno devastando intere aree boschive in tutto il Canavese. Tre i fronti aperti: due, purtroppo, già noti. Quello di Locana-Ribordone, in Valle Orco, e quello di Traversella in Valchiusella. A questi, oggi pomeriggio, si è aggiunto l’incendio boschivo che si è sviluppato sulle colline di Cuceglio, a due passi dai vigneti di Erbaluce. Vigili del fuoco e volontari Aib di Ozegna, Forno Canavese, San Raffaele Cimena, insieme ai viticoltori locali, sono stati encomiabili (ancora una volta) nel contenere la rapida estensione dell’incendio. Tutto finalizzato a salvare proprio le viti del vino canavesano Doc.
A Cuceglio l’allarme è rientrato in serata. I carabinieri forestali stanno indagando sulle cause dei roghi. Dubbi pochissimi: dietro la scia d’incendi c’è la mano dell’uomo. E’ quindi caccia al piromane di turno. Resta altissima la tensione a Locana e Traversella. Il fronte degli incendi si è ridotto ma questo non è bastato a far rientrare l’emergenza.
La deputata del Pd Francesca Bonomo, intanto, ha chiesto unità d’intervento per affrontare con più mezzi e uomini questa emergenza. «A vigili del fuoco e Aib va il nostro ringraziamento – dice la parlamentare – siamo però di fronte ad una situazione di estrema necessità: per risolverla, sono indispensabili nuove forze da impegnare sul territorio, con il coinvolgimento della Protezione Civile nazionale o anche dell’Esercito”. Per la Bonomo, dal momento che il Piemonte ha effettuato negli mesi scorsi alcune esercitazioni antincendio congiunte con Lombardia e Liguria, «è auspicabile ampliare questi protocolli di aiuto reciproco in modo da velocizzare e potenziare gli interventi congiunti nei casi come quello attuale».
Arpa Piemonte, intanto, fa sapere che le previsioni di pericolo per incendi boschivi mostrano un livello molto elevato su tutto il territorio regionale ancora per i prossimi giorni a causa del vento e dell’assenza di precipitazioni. Arpa sta anche realizzando delle campagne di monitoraggio della qualità dell’aria nei centri interessati dagli incendi. Le misurazioni sono finalizzate a rilevare la presenza di sostanze aerodisperse prodotte dalla combustione in quantità tali da prefigurare un potenziale danno alla salute in termini di tossicità acuta. I primi rilievi effettuati ieri in Canavese, nella zona di Locana e Ribordone, hanno escluso valori significativi in termini di rischio di intossicazione acuta.
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