CERESOLE-LOCANA – I raggi cosmici per analizzare neve e acqua: «fantascienza» in Valle Orco tratto da Quotidiano Canavese

Gestire la quantità d’acqua nei bacini idrici o prevenire valanghe misurando la

densità della neve anche in luoghi inaccessibili da oggi è possibile in alcuni siti in cui sono state installate delle sonde innovative

CERESOLE REALE – Gestire la quantità d’acqua nei bacini idrici o prevenire valanghe misurando la densità della neve anche in luoghi inaccessibili da oggi è possibile in alcuni siti in cui sono state installate delle sonde di nuova concezione tutte italiane.

Le installazioni son state realizzate da Finapp (Fisica Nucleare Applicata) una start up fondata da ricercatori dell’università di Padova in tre siti Piemontesi: due per conto del Gruppo IREN e una per ARPA Piemonte con funzioni e obiettivi diversi. Il Gruppo IREN ha deciso di utilizzare questa tecnologia innovativa per rilevare lo snow water equivalent, ovvero un dato che consente di rilevare la densità della neve. Sono state installate due sonde una sopra il bacino idroelettrico di Diga Teleccio a Locana e una in quota tra i laghi Serrù e Agnel a Ceresole Reale.

Queste sonde, a impatto ambientali praticamente zero, sfruttano i raggi cosmici per misurare la densità della neve. Hanno dimensioni estremamente contenute e possono lavorare in autonomia consentendo analisi quotidiane dello stato della neve. I dati ottenuti saranno fondamentali per la regolazione preventiva dei bacini idrici e per consentire di sfruttare l’acqua nella generazione di energia senza rischiare di far scendere i bacini stessi sotto il livello minimo necessario. Sarà infatti possibile conoscere la quantità d’acqua disponibile complessivamente e di fatto regolare i flussi nella Valle dell’Orco cercando di preservare le risorse necessarie anche in caso di siccità.

Tali rilevazioni fino ad oggi venivano eseguite da guide alpine che periodicamente salivano in quota per effettuare dei rilevamenti risultando non solo meno precisi ma anche estremamente più rischiose in particolare per l’operatore. Sono collocate dove non è agevole arrivare se non con un percorso impervio o direttamente con gli elicotteri. Da ora potranno essere quotidiane più complete e senza rischi per gli operatori.

Una terza sonda piemontese è stata installata da ARPA Piemonte presso la stazione nivometrica in Colle del Sestriere per la prevenzione delle Valanghe. La densità, oltre che l’altezza della neve, è uno dei parametri che consente di rilevare situazioni critiche e poterle verificare quotidianamente è fondamentale. Uno strumento aggiuntivo che potrà consentire interventi preventivi per la sicurezza ma anche fornire dei dati ambientali importanti finalizzati alla regolazione dei bacini idrici a valle. Finapp è stata fondata nel 2018 da Luca Stevanato con altri due ricercatori, Marcello Lunardon, Sandra Moretto. Lo spin off (ossia derivata da un’opera principale) dell’Università di Padova ha sviluppato un sensore di ultima generazione per misurare il contenuto idrico del suolo, basato sulla misura dei neutroni ambientali prodotti dai raggi cosmici (Cosmic-Ray Neutron Sensing).

I processi di interazione dei neutroni sono descritti da modelli che permettono di risalire alla quantità media d’acqua presente nell’ambiente attorno alla stessa sonda. L’area che si può sondare è dell’ordine di qualche ettaro. In pratica è la fusione intelligente delle migliori tecnologie oggi esistenti per la misura dell’acqua nel suolo, che offre un’opportunità unica per creare degli strumenti innovativi in grado di essere applicati anche al mondo dell’agricoltura intelligente grazie ai costi estremamente contenuti. Il Piemonte è la seconda regione italiana ad utilizzare questa tecnologia per il controllo della densità delle neve e la prima che vede interessata un’azienda per la prima che conta l’interesse di un’azienda multiservizi.