Choc a Pont, la Sandretto è in liquidazione di Ornella De Paoli

La notizia comunicata ai 127 lavoratori via mail. La proprietà: «Impossibile raggiungere gli obiettivi prefissati»
PONT. La notizia è choccante: la Sandretto è in liquidazione.
tratto da La Sentinella del Canavese di Ornella De Paoli
E cresce in modo esponenziale la preoccupazione tra i lavoratori della storica azienda riuniti in assemblea, ieri mattina, giovedì, davanti allo stabilimento di Pont. I timori e i dubbi, per la verità, serpeggianti in fabbrica da alcuni mesi riguardo al futuro dei 127 posti di lavoro, che avrebbero dovuto esser garantiti allo scadere della cassa integrazione fissata per il prossimo 19 settembre, si sono bruscamente concretizzati con una lettera arrivata via e mail ai dipendenti questa settimana.
Una lettera che per tutti ha avuto l’effetto di una vera e propria doccia fredda, poiché con poche righe la dirigenza ha comunicato, come detto, la messa in liquidazione della Sandretto spa a partire dall’altro ieri, mercoldì 29 giugno, avvertendo, inoltre, che l’accesso allo stabilimento è consentito solo a personale autorizzato e che le assemblee possono svolgersi solo al di fuori dai cancelli. Per questo, dunque, l’assemblea di ieri, a cui ha partecipato il 50% delle maestranze, si è svolta davanti allo stabilimento.
I lavoratori, estromessi dalla “loro” fabbrica, per la quale avevano lottato a lungo tre anni or sono impendendone la chiusura da parte del gruppo Romi (era poi stata rilevata dall’attuale proprietà, la società Photonike) hanno valutato le conseguenze della messa in liquidazione, ovvero la definitiva perdita dei posti di lavoro, il licenziamento di tutti i dipendenti al termine del periodo di cassa integrazione.
«Tutto quello che sarà possibile fare per difendere i posti di lavoro, lo faremo – afferma Fabrizio Bellino della Fiom Cgil – . Per cominciare, organizzeremo un’iniziativa pubblica la settimana prossima finalizzata a far conoscere la situazione e a coinvolgere le istituzioni e tutto il territorio. Continueremo, contestualmente, con altre azioni, compreso un incontro con il Ministero dello Sviluppo, ma dobbiamo rimanere uniti e compatti, superare i tentativi di dividerci che sono stati fatti negli ultimi tempi».
La prima reazione, dunque, sarà l’incontro che avrà luogo a Pont la settimana entrante per sensibilizzare amministratori e popolazione riguardo ad una crisi che ai più, in paese, pare esser esplosa all’improvviso, considerato che, tra l’altro, solo qualche settimana fa l’azienda aveva assunto altro personale.
Dalla Sandretto, però, arrivano dichiarazioni che non lasciano dubbi. «Photonike Capital Sa, azionista di controllo della Sandretto spa, ha deliberato la chiusura del sito di Pont Canavese e la conseguente liquidazione della società per impossibilità a raggiungere gli obiettivi indicati nell’oggetto sociale della stessa – comunica, infatti, l’azienda -. La decisione emerge a seguito di una dettagliata ed oggettiva analisi, sulle capacità d’assorbimento di mercato, sulle capacità produttive del sito, sulle disponibilità ed attitudini dei lavoratori, sulla qualità del parco fornitori. Inoltre, con questa decisione, Photonike Capital Sa, intende tutelare i creditori di Sandretto e mettere a loro disposizione il patrimonio
ereditato dalla Romi Italia srl con l’acquisto del ramo d’azienda».
Un colpo al cuore per l’economia di un territorio già profondamente provato dalla crisi, e per le valli, in particolare. E, di nuovo, tante famiglie, che vedono pregiudicato il loro futuro.
Ornella De Paoli