Dall’Alpe Cialma a Piantonetto con le mountain bike elettriche di Ornella De Paoli

L’idea, che diventerà un progetto, è quella di collegare i diversi itinerari escursionistici Il Comune acquisterà le bici a pedalata assistita. Postazioni noleggio nelle due valli, i rifugi in rete
tratto da La Sentinella del Canavese di Ornella De Paoli
Una rete di e-mountain bike sharing per collegare gli itinerari escursionistici del Giro parco e dell’Alta via canavesana,dal Teleccio alla Cialma. È quanto si propone di realizzare l’amministrazione comunale di Locana sviluppando quella che, per ora, è solo un’idea, ma che pare destinata a diventare ben presto un vero e proprio progetto. In pratica si tratta di mettere a disposizione degli escursionisti che percorrono i due itinerari, posti sui lati opposti della valle, dei punti di noleggio biciclette, appositamente acquistate dal Comune. Non semplici bici, ma delle mountain bike elettriche ultimo modello, a pedalata assistita, con un’autonomia di 50 chilometri, e per di più alimentate con energia rinnovabile.
«L’idea è quella di congiungere i due itinerari e di mettere in rete i nostri rifugi – spiega il sindaco, Giovanni Bruno Mattiet – Per esempio, un escursionista che percorre il Giro Parco, può fermarsi al Rifugio Pontese, poi scendere alla diga del Teleccio, dove vi sarà una postazione per il noleggio delle biciclette, prenderne una e con questa attraversare la valle di Piantonetto godendosi con tranquillità il paesaggio, passare a Locana, salire alla Cialma o al rifugio Santa Pulenta, dove potrà lasciare la bici e proseguire a piedi sull’Alta Via Canavesana. Nei nostri programmi vi è anche la realizzazione di un rifugio alla Cialma, nei locali adiacenti al nuovo bar ristorante, e di un percorso per mountain bike che di lì sale fino a Punta Cia».
Questa idea iniziale prevede, inoltre, un’altra postazione, oltre al Teleccio, alla Cialma e al Santa Pulenta (Cambrelle) dove potrebbero esser posizionate le mountain bike elettriche, ossia l’ufficio turistico di Locana. «Anche i turisti che arrivano in auto da noi potrebbero usufruire delle bici per trascorrere una giornata praticando sport all’aria buona – afferma, infatti, il sindaco –. Naturalmente occorrerà un buon numero di mountain bike elettriche e, quindi, serviranno delle risorse economiche che abbiamo speranza di trovare, rispondendo a futuri bandi».
L’investimento non è indifferente, se si considera che una di queste mountain bike elettriche a pedalata assistita costa tra i 2.500 e i tremila euro, ma il progetto, se sarà realizzato, ha ottime probabilità di avere successo.
I presupposti ci sono tutti, dall’incremento del turismo escursionistico, al crescente interesse
per il cicloturismo e per questo tipo di biciclette. Lo dimostrano le varie località montane dove questo servizio esiste già, ad esempio i paesi del versante valdostano del Parco che hanno attivato il bike sharing Rè- Ve Grand Paradis.
Ornella De Paoli