DALLE GRANDI PIOGGE ALLA PRIMA IRRUZIONE FREDDA INVERNALE tratto da nimbus di Luca Mercalli

DALLE GRANDI PIOGGE ALLA PRIMA IRRUZIONE FREDDA INVERNALE
Con il transito del fronte perturbato principale si è esaurita la fase di grandi piogge collegata a una depressione sulla Penisola iberica, la cui azione è stata intensificata proprio sul Nord-Ovest dal blocco operato più a Est da una robusta area di alta pressione di matrice russa. Il flusso umido e perturbato che si è generato sul Tirreno è stato convogliato in modo più importante verso i rilievi liguri e le Alpi occidentali, dove si sono generati picchi di precipitazione anche superiori a quelli rilevati durante l’evento alluvionale del 1994 (negli ultimi 6 giorni sono caduti fino a 550-580 mm sulle valli Po, Pellice e Chisone e fino a 680 mm su alta Val Tanaro). I modelli di previsione hanno consentito di prevedere correttamente la fase di piogge importanti, localizzando altresì i maggiori rischi alluvionali proprio tra l’entroterra savonese e il Pinerolese.
Si tratta ancora una volta di un grande successo della ricerca europea e internazionale in ambito modellistico e scientifico e che inoltre avvalora il modello di previsione che utilizziamo regolarmente per la redazione di questo bollettino.
Cessata questa fase perturbata e dopo un intervallo con pressione in rialzo nel fine settimana, tra lunedì e martedì sarà l’alta pressione russa che ha bloccato le perturbazioni sul Nord-Ovest in questa settimana, a indirizzare verso l’Italia e la Pianura Padana una massa d’aria umida e fredda.
tratto da nimbus del 25 Novembre 2016