Frassinetto:dopo il pilone votivo demolito ora un’altra cappella e’ a rischio di Marino Pasqualone

PROTESTA L’ASSOCIAZIONE “PIETRA SU PIETRA” CHE SCRIVE AL SINDACO
La demolizione di un pilone votivo nei pressi del cimitero di Frassinetto, avvenuta lo scorso autunno nell’ambito dei lavori di completamento e messa in sicurezza della rete viaria comunale (attuati dal Comune in seguito al finanziamento  di quasi un milione di euro ottenuto grazie al progetto “6.000 campanili”), aveva fin da subito innescato la ferma reazione dell’associazione culturale locale “Pietra su Pietra”, che ha successivamente inviato una lettera al sindaco di Frassinetto Marco Bonatto nella quale si esprime il rammarico per quanto accaduto.
tratto dalla Sentinella del Canavese di Ornella De Paoli
“Il 13 Novembre 2014 è stata demolita  per “esigenze di viabilità” la Cappella Votiva (Pilone) detta dei Saudato, situata nei pressi del cimitero di Frassinetto (rintracciabile dai documenti storici del 1600), la quale è stata distrutta e seppellita sull’antica mulattiera che conduce a Santa Maria in Doblazio – si legge nella lettera a firma del presidente dell’associazione Pietro Battista Monteu Cotto – ed ora chi proviene da Pont, anziché vedere le prime case del paese e, sullo sfondo, il campanile della chiesa, si trova la strada sbarrata da un imponente muro di pietra. La struttura era ancora solida nonostante l’età, negli anni aveva perso le sue pitture ma rimanevano ancora delle tracce, la sfortuna è stata quella di trovarsi nelle vicinanze della strada provinciale e durante l’ampliamento della carreggiata stradale è stata demolita senza tener conto della nostra proposta fatta al sindaco di spostarla e restaurarla”.
“ Non è questo, a nostro parere, il modo per rendere bello ed attrattivo un paese come Frassinetto, – continua la lettera inviata al comune dall’associazione “Pietra su Pietra” – che per vincere la sua scommessa per un futuro migliore deve non solo modernizzarsi, ma anche salvaguardare le proprie ricchezze naturali ed architettoniche per trasmetterle alle generazioni future. Di questo passo, abbattendo le memorie del passato, Frassinetto diventerà uguale a tanti altri paesi, che perdendo le proprie radici hanno perso le proprie caratteristiche e la propria identità”.
Il presidente del sodalizio Monteu Cotto lancia poi un ulteriore allarme in vista del prosieguo dei lavori di miglioramento della viabilità nel capoluogo di Frassinetto: “Ora è urgente che la Cappella della Madonnina, anch’essa vicino al cimitero, luogo di devozione di tutti i Frassinettesi, non faccia la stessa fine in nome della “viabilità”.
M. P.   Visualizza anche tutti gli articoli di Marino Pasqualone
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