Gemellaggio parrocchiale tra Quincinetto, Tavagnasco e Marianopoli tratto da “prima il Canavese”

I rispettivi sacerdoti hanno celebrato insieme la Messa (don Luca Pastore e don Bernardo Briganti)

Gemellaggio parrocchiale

Un gemellaggio parrocchiale all’insegna del cibo, delle tradizioni e della benedizione di San Giuseppe quello che ha visto protagonisti, domenica scorsa, il Comune di Quincinetto, quello di Tavagnasco e quello di Marianopoli, in provincia di Caltanisetta, che ha inviato il suo parroco don Bernardo Briganti a celebrare la Santa Messa, nella chiesa del Santissimo Salvatore di Quincinetto, assieme a don Luca Pastore.
Presenti più di 300 persone

Al termine della funzione religiosa, che ha accolto in chiesa più di trecento persone, una processione si è spostata tra le vie del paese sino all’auditorium Dante Conrero, dove è stata allestita la spettacolare Tavolata di San Giuseppe, tradizionalmente preparata e imbandita con prodotti enogastronomici della comunità siciliana, ornati da drappi e e veli con gli ex voto, per quest’occasione impreziosita anche con le specialità canavesane e piemontesi.

Una bellissima iniziativa
“E’ stata davvero una bellissima iniziativa”, ha commentato don Luca Pastore. “Una festa in grado di accomunare diverse comunità e di mostrare uno splendido senso di appartenenza, alla terra soprattutto, che genera i suoi prodotti alimentari, ma anche alla condivisione, alla generosità di chi li mette a disposizione di tutti, anche dei più bisognosi. I piatti preparati con cura e passione saranno distribuiti anche alle fasce deboli, alle famiglie bisognose della parrocchia, agli anziani soli. Si è trattato sì di mangiare assieme sul momento ma anche di pensare a chi è meno fortunato di noi. Addirittura una ragazza musulmana del posto ha voluto partecipare con le sue specialità a base di datteri. Questa di San Giuseppe, che era appunto il santo dell’accoglienza, è stata davvero una tradizione religiosa che ci ha rappresentato tutti, nessuno escluso, una bellissima testimonianza di carità, integrazione, cultura condivisa”.