Hic Rhodus, hic salta! – Hic Rhodus, hic salta! di Giorgio Cortese

Hic Rhodus, hic salta è una frase latina il cui significato letterale è: “ Qui è Rodi, salta qui”, insomma dimostrare le nostre affermazioni qui e ora. La frase si trova in una delle Favole di Esopo, in cui un atleta sbruffone afferma di avere fatto un salto favoloso da un piede all’altro del celebre Colosso di Rodi, impresa atletica sulla quale afferma di poter esibire testimoni. Al che, uno dei suoi interlocutori gli dice che non è necessario chiedere ai testimoni, basta che ripeta il salto là dove si trova. Questa frase mi serve per dire che quanto promesso in campagna elettorale adesso di deve attuare e ben si adatta al risultato delle recenti elezioni politiche. Nel recente voto si possono scorgere tre indicazioni. La prima che la classe politica intesa come elite ha perso il contatto con gli elettori ed i cittadini che vogliono la giustizia dal basso. Nel corpo sociale dell’Italia c’è sofferenza e c’è voglia di cambiamento, ed i cambiamenti politici non avvengo più dall’alto con delle riforme sitituzionali. Insomma per dirla alla Winston Churchill il risultato elettorale delle recenti elezioni non sono la fine, ma non sono neanche il principio della fine, ma sono, forse, la fine del principio. In politica nessuna vittoria è per sempre, così come le sconfitte. Le urne hanno espresso chiaramente un messaggio chiaro e forse uno sconvogimento maggiore a livello politico potrebbe essere una improbabile alleanza tra i partiti anti sistema, premiati dagli elettori, stanchi e delusi. Penso che esiste il rischio concreto che si vada a nuove elezioni perché nessuno ha la maggioranza per governare ed è improbabile che ci siano delle alleanze. A chi è stato eletto dico che c’è un momento per osare, per fare la differenza, per iniziare qualcosa che vale la pena fare, quel momento è adesso con l’investitura del popolo sovrano, vederemo se ne avranno il coraggio, me lo auguro con tutto ul cuore. Hic Rhodus, hic salta…

E adesso dopo una lunga e cattiva campagna elettorale  e dopo il verdetto democratico del popolo italiano è arrivata l’ora di passare dalle parole che stanno a zero ai fatti che stanno ad uno. E adesso è arrivata l’ora della verità,della responsabilità nel governare. Certo si può andare avanti con strategie bizantine, con vituisismi di politica pindarica, ma il popolo sovrano ha dato il 4 marzo il suo inappellabile verdetto non può più aspettare. Penso che l’Italia non può più attendere con la crisi che morde il tessuto economico e sociale della nostra Patria. Qualcuno in campagna elettorale ha usato lo slogan “Prima gli italiani”, adesso dopo le elezioni, cari partiti e movimenti che esprimete il nostro voto ricordatevi che prima delle alchimie politiche e delle sedie da occupare nei vari ruoli istituzionali ci siamo noi cittadini. Prima di tutto noi cittadini, che non possiamo più aspettare in questa stagione politica decisiva. Mi aspetto,  chi ci governi abbia la voglia e la volontà di  innovare con la saggezza politica di mantere quanto c’è di buono nel nostro amato Belpaese. Non mi interessa se farete una “Grosse Koalition” alla tedesca o altro, ma per favore governate con i fatti. Cari partiti sotterrate l’ascia di guerra, adesso è tempo di collaborare e di lavorare su cosa vi unisce e non sulle polemiche che lacerano, ritrovate il filo del dialogo e non le cesoie faziose del muro contro muro. Rendetevi conto che siete tre minoranze in Parlamento, entrate nel merito, perché adesso L’Europa ed il mondo ci guardano e noi cittadini italiani aspettiamo. Forse il mio è un sogno, ma per favore lasciatemi sognare adesso perché la speranza nessuna crisi me la può portare via, grazie!
Favria     Giorgio Cortese
giorgioAprile