Il rientro dall’alpeggio di Giorgio Cortese

Il rientro dall’alpeggio.
Il rientro dall´alpeggio è per i contadini una vera e propria festa che celebra il ritorno alla stalla del bestiame. In autunno,  quanto si preannuncia il cambio di stagione e verso sera, come di mattina, la temperatura scende sensibilmente, le mucche hanno ormai consumato tutta l’erba nei boschi e pascoli di montagna  e vengono ricondotte in paese. Ogni anno c’è una festosa allegria per le vie della Comunità dove passa il bestiame. I pastori si preparano a tornare a casa e per festeggiare abbelliscono le mucche.  Dai ganci vengono staccati i campanacci più grandi che, fissati al collo delle mucche con la cintura di cuoio decorato, annunceranno a tutti, sonoramente, il loro rientro negli ayrali per la fine della stagione estiva. Con la discesa in pianura si compie un altro ciclo della vita dei contadini. Sciamano le mucche per le vie di Favria in una lunga colonna senza fine di continuità, le mucche che scendono dall’alpeggio.  Questo festoso corteo di animali e uomini e donne che li accompagnano rallegrano il tardo pomeriggio di sabato 4 ottobre, con il loro lento squillare dei bronzei e colorati campanacci. L’anima più segreta del Canavese emerge per il breve tempo in cui  transitano le mucche con i gioiosi campanacci ed evocano un mondo ormai passato. Certo il mondo contadino, quella civiltà dalla quale noi tutti abbiamo le nostre comuni radici ci separa, ormai, non poco tempo e non poche cose,  ma le culture pregresse, in noi esseri umani per fortuna, sono tenaci,  tardano a scomparire, e sopravvivono finchè ci sarà anche questo evento: la transumanza. Purtroppo la globalizzazione tenta di livellare tutto, anche le nostre tradizioni e radici e con loro salta in aria l’apparato dei valori condivisi. Oggi le passate identità si disfano e  si perdono pezzi di storia, anno dopo anno che univa le coscienze  in una morale di fraterna condivisione,  quel senso di  rispetto che dovrebbe unire  tutti noi  umani.
Favria 04.10.2014      Giorgio Cortese
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