Incede il fuoco! Incede l’incendio e tutto brucia di Giorgio Cortese

Sarà doloso ma basta poco, perché se è vero che le condizioni del bosco negli ultimi 15 anni non sono cambiate, a cambiare è stato il clima! Inverni sempre più secchi, con poca acqua e poca neve sono oramai una amara realtà ! Allora forse l’unica soluzione è quella di puntare sul far vivere le colline e la montagna, e non lasciarle come delle entità a sè stante. Lo sanno bene le persone che abitano nelle valli, e che sono state a vario titolo in prima linea per dare una mano. Ma ora è necessario un cambio di passo, e puntare su formule che permettano la gestione di alcune aree boschive per farle diventare zone cuscinetto in caso di incendio. Penso che radure, con prati a pascolo e magari anche boschi di pregio ma ben governati, puliti, senza strame o fogliame che in alcuni punti della montagna raggiungono anche i 50 centimetri di spessore, tra l’altro in questa stagione senza essere state pressate dalla neve, e senza formazioni di ghiaccio, quindi nelle peggiori condizioni possibili per evitare il propagarsi di un incendio. Già gli incendi che sono per la maggior parte dolosi divampano nel verde Canavese, all’improvviso, oscurano il cielo con il fumo scuro e avvolgono tutto ciò che trovano sul loro cammino. Gli incendi, con la loro prorompente violenza, dimostrano la forza del fuoco, che non ha ostacoli in natura, e per questo da sempre e’ temuto da noi esseri umani. Gli incendi divampano rabbiosi e di notte ar5dono come giamme di drago che divorano le colline ed i boschi. Gli incendi esistono per farci comprendere i limiti umani di fronte a lingue di fiamme e fuoco che avvolgono ogni cosa, e allora ciascuno di noi si sente indifeso e impotente. Nell’antichità, quando quando la terra era popolata di boschi e poco abitata, l’incendiario poteva essere un pastore freddoloso, un Prometeo infatuato delle fiamma. Oggi, questo criminale contro gli uomini e la natura va nel silenzio della notte, con la sua tanica piena e l’accendino nel pugno, è solo un assassino furtivo, i suoi motivi sono turpi: gli verranno buone domani, al posto degli alberi uccisi, aree edificabili ovvero sovvenzioni da rimboscamento. Povero fesso, il fuoco va usato per scaldarsi, per cucinare e per farci all’amore davanti.
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