INGRIA diventa “CITTA’ DEL CASTAGNO” di Marino Pasqualone

L’ormai tradizionale appuntamento con la Sagra della castagna organizzata da amministrazione comunale e Pro-loco, che si è tenuta ad Ingria domenica 25 ottobre, è stata quest’anno l’occasione per festeggiare anche la denominazione di “Città del castagno” ottenuta ufficialmente dal piccolo comune valligiano.
( da IL RISVEGLIO POPOLARE del 5 novembre 2015 )
L’associazione delle “Città del castagno”, che ha sede a Castelnuovo di Garfagnana in provincia di Lucca, riunisce infatti molti comuni italiani che hanno in questo prezioso albero un elemento importante del paesaggio e dell’economia locale, ed ha tra i suoi scopi quello di valorizzare, in collaborazione con enti pubblici e privati ed associazioni di categoria, i territori interessati, il castagno, i suoi frutti e quanto da essi derivato.
“Passare dalla storica castagnata alla sagra della castagna non è stato soltanto un ampliamento in termini di manifestazione, ma una vera e propria evoluzione nelle modalità di approccio al turismo e alla valorizzazione delle ricchezze del nostro territorio – afferma il sindaco Igor De Santis – Ritengo che il tessuto dei territori montani e dei piccoli comuni, attualmente debba rispondere alle nuove esigenze e richieste del mercato: solo perseguendo queste nuove sfide si riuscirà a garantire un ruolo importante nel panorama regionale e perché no, anche nazionale”.
“L’adesione all’Associazione nazionale delle “Città del castagno” non è stata solo un semplice pagamento di una quota annuale associativa – aggiunge il consigliere comunale di Ingria Andrea Cane – ma anche espressione di una storia collettiva, come quella che ha visto crescere le generazioni passate ingriesi, per le quali la castagna era senza dubbio il più importante frutto di sostentamento che offriva loro la montagna circostante. Una tradizione centenaria che per sopravvivere ha quindi la necessità di essere vissuta e raccontata prima di tutto ai turisti “.
E da qualche giorno lungo la strada provinciale che sale in valle Soana, poco prima di frazione Belvedere ed al bivio per il capoluogo di Ingria, sono apparsi i colorati cartelli che evidenziano questa nuova denominazione ottenuta dal comune valligiano, che si affianca a quella di “Comune fiorito” già acquisita in passato.
Una cosa è certa: la segnaletica stradale di Ingria è adesso certamente una delle più curate e dettagliate delle valli Orco e Soana, in quanto fin dal primo bivio alle porte del sottostante paese di Pont Canavese sono indicate su vistosi cartelli praticamente tutte le borgate di Ingria, raggiungibili passando sia dalla provinciale per Valprato oppure dalla strada comunale che prosegue dopo Frassinetto, segno di un’attenzione particolare da parte dell’amministrazione comunale nel fornire indicazioni dettagliate al turista od escursionista.
Quasi in controtendenza rispetto ai sempre più tecnologici gadget di orientamento cui sono oggi forniti sia le automobili che gli smartphone, dunque “Ingria… c’è!” ancora anche sui vecchi e cari cartelli stradali.
Marino Pasqualone
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