l trionfo dei 5 sensi..-La moda-Nasiriyya!-Il passare davanti del bugiardo patologico di Giorgio Cortese

Nella vita ritengo che ci siano cinque cose che possono rendere più saggia una persona, la felicità, il dolore, l’ozio, un amico, e un nemico.

Si sa che le pallottole sparate dal fucile non tornano più indietro, infatti hanno inventatato  i fucili hanno anche inventato le cartucce, ma possono e devono essere tolte le cartucce dai fucili.

Il trionfo dei cinque sensi gita ad Alba 9.11.2014
Autunno in Piemonte significa tartufo bianco d’Alba, imperdibile! Siamo stati come Fidas Favria ad Alba in gita autunnale Domenica 9 novembre nonostante che le previsioni minacciassero pioggia, la giornata si è svolta in allegria e senza pioggia per i 52 partecipanti alla gita. La pioggia, questa si è fatta trovare sulla strada del ritorno verso Favria. Ad Alba si è svolta la Fiera del Tartufo. Il tartufo è la più costosa delle golosità. Questa gita ci ha arricchito come gruppo nel fare la gradita conoscenza con il Presidente della Fidas di Alba e di altri membri del suo Direttivo, è proprio vero che le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone e ti mettono in contatto con esseri umani meravigliosi. Ad Alba come Fidas di Favria ci siamo portati nello zainetto i cinque sensi. Appena arrivati il primo senso che si è attivato nel parcheggio è stato l’inebriante profumo di cioccolata del vicino stabilimento della Ferrero, ed il nostro appetito di buongustai ne è stato stimolato. Successivamente in giro per il centro storico di questa stupenda città la vista si è posata sulle sue bellezze architettoniche che erano veramente notevoli. L’udito ha colto i suoni musicali, i rumori di pietanze che venivano preparati nei vari stand, bancarelle e ristoranti lungo le vie. Ma l’udito è anche rappresentato dai suoni che produce quel cibo muovendolo dentro il piatto, tagliandolo, spezzandolo mentre il tatto ci dava le informazioni sulla consistenza del cibo che ci apprestavamo a mangiare. Il tatto interveniva anche negli assaggi che toccavamo con le mani. Ed è proprio vero che di certi cibi, basta averne un piccolo spicchio tra le mani per riuscire a coglierne la croccantezza, la leggerezza dell’impasto, la cottura. Ritornando all’olfatto, questo è fondamentale per annusare sua maestà il tartufo bianco, visto che costa caro mi sono limitato ad annusarlo intensamente, e il tartufo, si sa o si ama o si odia anche dal punto di vista olfattivo. Tenete presente che udito e tatto intervengono anche una volta che, finalmente, ho portato il cibo alla bocca. Il cibo durante la masticazione ha prodotto dei suoni, diversi in relazione alle sue caratteristiche e ha dato anche nuove stimolazioni tattili perché il tatto non è un senso che appartiene solo alle mie mani ma a tutta la superficie della mia pelle ed in particolare alla mucosa della bocca e alle labbra. Nella bocca , nell’assaggiare salumi, formaggi ed altre prelibatezze locali ho percepito la bontà ed il piccante come per l’aglio di Caraglio che si trovava dentro una succulenta salsa. Ritengo che l’aglio di Caraglio sia una raffinatezza per il palato. Nella bocca in questa giornata di festa mi sono riappropriato di quegli spazi e di quei tempi che la vita odierna, con i suoi ritmi frenetici, cerca di allontanarmi. Certo questo è il mio punto di vista sulla gita, ma è proprio vero che la felicità è fatta di niente, ma quando la si è vissuta come oggi sembra il tutto. Grazie al Direttivo, grazie ai partecipanti e a tutti che a vario tutolo hanno collaborato.
Favria 9.11. 2014 Giorgio Cortese

Nella vita la felicità è il combustibile per il sorriso di chi mi vuole veramente bene e anche il comburente per l’invidia degli altri.

Per vivere felice viaggio sempre con due borse, una per donare e l’altra per ricevere dei sorrisi

La moda.
L’è na giostra ‘d fantasia ch’a sfarfala per la via. La moda a ‘l’è na mostra d’armonia ch’a l’ha ‘l ton dla novità. L’è nassuva Da ‘n xaprissi tute l mond l’ha conquistà. An la moda j’è ‘ncor l’èco ‘d so giudissi e d’autra ‘s parla già. La moda ogni vòlta ch’a n’arciama a l’è ‘nasse ‘d tentassion. Ma la moda a l’è na question ‘d bon gust, de stil, nen ad lj giornaj ch’a fan la crìja per le vetrine per puntè ‘l dil.
Favria 11,.11.2014 Giorgio Cortese

Gli anni possono far venire le rughe alla pelle, ma la rinuncia agli entusiasmi riempie di rughe l’animo che inaridisce!

Nasiriyya!
Il 12 novembre 2003 a Nasiriyya, in Iraq, quattro kamikaze si fecero esplodere a bordo di un’autobomba, causando la morte di 23 persone; tra queste, 19 erano italiane: 12 carabinieri, 5 soldati dell’Esercito e 2 civili. La missione dei carabinieri italiani era quella di favorire la ripresa della vita sociale e civile in Iraq, garantendo l’ordine pubblico, l’arrivo degli aiuti umanitari e lo sminamento. Favria ha commorato questo luttuoso episodio dedicando una vita a questi fratelli morti per la pace.
Favria 12.11.2014.

Favriesi quanta forza nelle nostre radici, solide come le mura antiche del nostro antico castello.

Il passare davanti del bugiardo patologico
Mi trovavo alcuni giorni addietro nel fare la coda presso un ufficio pubblico per avere delle informazioni. Da circa due ore ero in attesa del mio turno, quando arriva la classica faccia di bronzo che con fare stupito chiede ad alta se facevamo tutti la fila per quell’ufficio! Al coro positivo delle risposte, questo figuro, sicuramente un lontano parente dell’essere umano afferma che lui aveva un appuntamento proprio a quell’ora! Alle sua continua insistenza la persona a cui toccava entrare lo fa accedere con lei nell’ufficio, e lui emtrando rassicura tutti affermando che chiede solo una piccola informazione e poi esce subito. Beh lasciamo perdere che una volta entrato a fatto i suoi affari e poi uscito dopo 15 minuti e, di fronte alle rimostranze di una signora anziana gli ha detto con prepotente baldanza che lui aveva l’appuntamento! Questo episodio mi ha fatto riflettere che queste persone sono dei veri bugiardi patologici, che mentono per andare avanti nella vita. La loro vita è intrecciata sempre con la menzogna e falsità, senza curarsi delle conseguenze. L’abitudine a mentire costituisce un meccanismo sviluppatosi in età infantile per affrontare la realtà, spesso associato ad altre problematiche psicologiche. Si dimostrano quindi manipolativi, centrati su se stessi e poco empatici verso gli altri. C’è in loro un interscambio tra bugia e realtà, in cui per questi bugiardi patentati ogni scusa è buona per fare sempre i loro affari, ma poi sono i primi a lamentarsi che tutto non va nella nostra società. Ritengo che tutti i bugiardi siano irritanti, mi fanno sentire preso in giro per la loro mancanza del minimo di rispetto verso i loro simili.
Favria 13.11.2014 Giorgio Cortese

J’òmo a son come jë mlon: su sent a-i na j’è doi bon.Gli uomini sono come i meloni: su cento ce ne sono due buoni.