Le feste fanno volare il turismo Record d’appuntamenti in valle di Ornella De Paoli

Quest’anno tutti i Comuni hanno messo in campo iniziative di ogni genere.
Dal convegno sul lupo al downhill, è stata un’estate dedicata ai villeggianti
tratto da La Sentinella del Canavese

La stagione turistica estiva della Valle Soana si avvia alla fine. Dopo il 20 agosto, infatti, si moltiplicano le partenze e nei paesi molte case vengono nuovamente chiuse. È un’estate breve quella che vive ogni anno la valle, ma molto intensa, di cui si può già tracciare un primo bilancio.

BILANCIO POSITIVO

Condensate in poche settimane, da metà luglio a questi giorni, si sono susseguite manifestazioni di ogni genere, organizzate da Comuni, Pro loco, associazioni, Parco. Dal teatro nei boschi alla festa delle masche e al carnevale estivo, dai mercatini alla gara di enduro di ieri (Piamprato,19 agosto), dal caffè letterario di Tchoze d’aouti ten (Ingria,12 agosto) alla conferenza sul lupo di venerdì sera (Valprato, 17 agosto).

Manifestazioni per tutti i gusti, che hanno attirato anche molti turisti di passaggio, ovvero quelli che non soggiornano in valle, particolarmente numerosi soprattutto nei fine settimana, spinti in montagna dal caldo afoso della pianura. Ma sono soprattutto le feste patronali, le feste dei tanti villaggi sparsi sulle montagne ad aver rianimato tutta la valle. Feste tradizionali che conservano tuttora un forte richiamo per i valligiani e per tutti coloro che hanno radici valsoanine ma che vivono in Francia, in Svizzera, a Milano e in altre grandi città, i quali anche quest’anno costituiscono la maggior parte delle presenze estive in valle. A chiudere l’ avvicendarsi di queste feste,svoltesi giorno dopo giorno in ogni paesino dei tre Comuni valsonesi, è stata quella del Sacro Cuore al Pian dell’Azaria, che ha avuto luogo sabato(18 agosto), a cui hanno partecipato, oltre ai valligiani, molti turisti.

RISCOPERTA DEI PAESI

Tanti, anzi tantissimi, sono stati anche i canavesani che si sono uniti ai valsoanesi e ai cognensi per la festa di San Besso,svoltasi il 10 agosto nel santuario a 2019 metri di altitudine. A testimoniare questo grande afflusso di fedeli di San Besso, quel giorno vi erano le tante auto in sosta non solo nell’ampio parcheggio di Campiglia, ma anche lungo la provinciale per circa tre chilometri, una lunga fila di macchine come non si vedeva da molti anni. Le tante altre feste di paesi e borgate, durante le quali si sono sentite risuonare più di altre la lingua francese e quella francoprovenzale, si sono svolte, come sempre, secondo precisi riti e tradizioni, quest’anno, però,in due casi, hanno riservato delle novità. A Boschietto (Ronco), alla festa della Madonna della Neve, per la prima volta la statua della Vergine è stata portata in processione da sole donne e al Santuario di San Rocco, in occasione della festa del 16 agosto, il parroco don Luca Pastore ha inaugurato quella che diventerà probabilmente una futura tradizione: la benedizione dei cani, in ricordo dell’amico a quattro zampe che sfamò e aiutò il santo a guarire dalla peste. ORNELLA DE PAOLI
sanRoccO Cani  Benedizione dei cani alla festa di San Rocco 2018