Memoria e pace a Pont: serata ideata e organizzata dalla sezione ANPI di Pont Canavese con il sostegno della S.O.M.S. di Pont Canavese e la partecipazione dell’Ass. Culturale Due Fiumi e del Comitato Pace Alto Canavese.

La memoria è il lascito di ciò che è stato. La memoria nel contempo è l’opporsi

agli orrori che sono oggi.

Su questo doppio filo si è tessuto lo spettacolo che ieri sera, vigilia del Giorno della memoria 2024, ha riempito di un pubblico attento e attivamente partecipe la Sala Consiliare del Comune di Pont Canavese concessa in uso, unitamente al Patrocinio, dal Commissario Prefettizio dott. Cosseddu.

L’iniziativa, nell’ambito della legge 211 del 20 luglio 2000, è stata promossa dalla sezione A.N.P.I. di Pont Canavese il cui presidente, Dante Barinotto, ha introdotto la serata con il ricordo di alcuni pontesi deportati e la forte amarezza per ciò che sta accadendo oggi.

Ruolo primario nell’approntare la serata è stato ricoperto dalla Società Cooperativa di Mutuo Soccorso di Pont (in particolare con il suo “gruppo donne”), con la partecipazione dell’Associazione Culturale Due Fiumi, di cui Marino Tarizzo, che ha coordinato l’evento, è responsabile per il Canavese, e del Comitato Pace Alto Canavese che ha portato un appello ad ancora sapersi indignare in particolare per la mattanza di Gaza.

Si è trattato di un excursus poetico dal titolo “Suoni diversi di pace” che, partendo dai classici greci e romani e passando per i testi di poetesse e poeti degli ultimi secoli e contemporanei, inclusi quelli di autrici e autori della “Due Fiumi”, giungeva alle poesie non meno profonde delle/degli interpreti/autrici e autori, e precisamente: Johanna Finocchiaro, Piera Giordano, Marino Tarizzo e Stefano Urietti.

Come detto in apertura la scelta dei testi era costruita sia lungo un percorso testimoniale che di tentativo di sollecitare la riflessione sulla tragica fonte primaria scaturente il dovere della memoria, la guerra. Le guerre. Ogni tipo di guerra e di discriminazione, di razzismo, di odio e prevaricazione. Con il dovere di cernere il grano dal loglio senza far sconti e senza dimenticare, appunto. Operando nell’auspicio della pace.

Durante lo svolgersi del reading si sono intercalate le canzoni contro la guerra, nello specifico le canzoni popolari anche fortemente satiriche risalenti al primo conflitto mondiale, esaltate dalla avvolgente voce di Anna Gasparini e dalla fisarmonica di Michele Urietti. A chiudere la serata le letture dei poeti Enrico Aires, Giuliana Reano e il canto su un testo del poeta Gian Pietro Bertoli.

È anche doveroso, nella serenità di un evento intellettualmente non banale e riuscito, esprimere quello che purtroppo è un rammarico piuttosto ingombrante in relazione alla scarsa partecipazione di un pubblico giovane. Ma questi sono i nostri tempi. D’altra parte è stato bello vedere tutto il pubblico “connesso” allo svolgimento della serata e in particolare, tra questo pubblico, le/i rappresentanti di altre Associazioni pontesi, fattivamente partecipanti. Questo fa ben sperare anche per collaborazioni future che non potranno che essere di crescita per la comunità.