nelle valli e’ di nuovo “primavera”: 20 gradi a Ribordone di Marino Pasqualone

lunga “estate di san Martino” ( già iniziata ad ottobre) con temperature (anche le minime) molto alte
( da IL RISVEGLIO POPOLARE del 12 novembre 2015 )

Chi si ostina a negare che il clima, anche alle nostre latitudini, stia cambiando in modo sempre più imprevedibile, dopo questo inizio di novembre sfolgorante di sole e di giornate più che tiepide, soprattutto sui pendii delle montagne, forse dovrebbe cominciare a ricredersi.
Anche perchè (e sappiamo di essere noiosi e forse anche ripetitivi) questa è la quinta volta che, dall’inizio del 2015, ci occupiamo delle temperature anomale registrate nelle varie stazioni meteorologiche presenti nelle valli Orco e Soana.
Si era iniziato a gennaio, con il bis a maggio e poi ancora a giugno, senza dimenticare le sfuriate termiche di un caldissimo mese di luglio che, ancora una volta, aveva fatto regredire le sempre più asfittiche colate bianche dei nostri ghiacciai.
E adesso, in questa “estate di San Martino” iniziata a fine ottobre e di cui, al momento in cui scriviamo, ancora non se ne intravede la fine, man mano che ci si inoltra sempre di più nella stagione autunnale le temperature, anzichè scendere come sarebbe logico aspettarsi, continuano invece incredibilmente a salire, a causa della presenza anomala (ma ormai neanche più tanto) dell’anticiclone africano, che pompa aria calda fino nel cuore dell’Europa e ci regala giornate limpide e dal sapore primaverile.
Tanto che, nei prati di fondovalle e della prima pianura pedemontana, l’erba cresce folta e si assiste a fioriture fuori stagione, con vere e proprie distese di bianchi soffioni del tarassaco che punteggiano insieme ai gialli ranuncoli il verde delle distese prative, senza che finora sia giunta alcuna brinata a bloccare questo insolito rigoglio di erbe e fiori.
E seppure nel solco delle valli alpine il sole ormai basso all’orizzonte compaia ormai per poche ore al giorno,oppure sia del tutto celato dalle montagne (come succede a Fornolosa di Locana od a Fontanetta in alta valle Soana), in particolare nei pendii meglio esposti ormai da un paio di settimane le temperature stanno facendo registrare valori del tutto fuori stagione, soprattutto per quanto riguarda i valori minimi.
La poca neve caduta dopo la metà di ottobre fin quasi alle porte di Valprato e Noasca adesso, sotto ai tremila metri, è ormai del tutto sparita, ed anche “ la nebbia che agli irti colli piovviginando sale” resta per il momento solo il ricordo di un’antica poesia imparata sui banchi di scuola.
E così, nell’ultimo fine settimana, la  palma di paese più caldo delle valli Orco e Soana è toccata stavolta a Ribordone, dove alla stazione meteo di frazione Talosio (quasi 1.300 metri di altitudine) domenica scorsa si sono raggiunti i 20 gradi, eguagliato dal medesimo valore registrato a Bertodasco (1.100 mt.) sulle montagne sopra a Locana.
Seguono a ruota i paesi di fondovalle di Pont Canavese e Sparone con 19° e, dato ancor più eclatante, la medesima temperatura massima è stata raggiunta anche agli oltre 1.500 metri di altitudine di Piamprato, in alta valle Soana, con una minima di ben 9 gradi.
Diciannove gradi nel weekend anche ai mille e trecento metri di Santa Elisabetta (Colleretto Castelnuovo), dove la temperatura minima di domenica non è scesa sotto i 13 gradi.
Abbiamo poi 18° a Forzo (Ronco Canavese), 17 a Ceresole Reale, 16 a Noasca e Rosone (Locana), mentre ai duemila e trecento metri di altitudine del Lago Angel, a due passi dal Colle del Nivolet, si sono raggiunti i 14 gradi (con una minima di + 7°), temperatura che è più tipica di giugno  o settembre anzichè di novembre !
Dunque il 2015, pur senza gli acuti del caldissimo 2003, si avvia anche nelle valli del Gran Paradiso ad essere in media uno degli anni più bollenti da quando vengono registrati i valori delle temperature: tanto che, in alcuni orti di fondovalle e di media montagna, anche alcuni ortaggi tipicamente estivi (pomodori, melanzane, peperoni) pur non protetti da serre stanno ancora vegetando e regalando gli ultimi frutti, maturati al tiepido sole di questo finora insolito mese di novembre.

Marino  Pasqualone
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