PONT CANAVESE – Un ristorante nella Torre Tellaria, simbolo del paese tratto da Quotidiano Canavese

Finanziato dalla Regione il progetto per la realizzazione di vani accessori da destinare a servizi

di ristorazione. Previsto un contributo della Regione di 240 mila euro su un costo totale del progetto di 300 mila

PONT CANAVESE – Ammontano ad oltre 31 milioni di euro le risorse assegnate a 57 Comuni e 2 Unioni montane del Piemonte per la realizzazione di 59 progetti di sviluppo territoriale grazie all’azione condotta dalla Regione mediante il Programma operativo complementare 2014-2020, che è stato approvato dal Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile).

Tra questi c’è il progetto di ampliamento del complesso monumentale della torre «Tellaria», uno dei simboli di Pont Canavese, per la realizzazione di vani accessori da destinare a servizi di ristorazione. Previsto un contributo della Regione di 240 mila euro su un costo totale del progetto di 300 mila. L’intervento riguarda l’ampliamento dell’edificio della torre Tellaria (struttura di interesse storico risalente all’epoca medioevale), mediante la realizzazione di vani accessori destinati a servizi, al fine della futura fruizione dell’immobile come polo culturale, turistico o enogastronomico. 

Inoltre, sono previsti anche l’acquisto di beni per l’allestimento dei locali e interventi di verifica di stabilità delle alberature e di manutenzione straordinaria dell’area verde costituente il parco pubblico che circonda il complesso monumentale. Il recupero iniziale della Torre Tellaria è stato ultimato nel 2016 con i fondi finanziati dal Governo nell’ambito del programma dei «6000 campanili». Un investimento di quasi un milione di euro.

La Tellaria, come le altre torri, faceva parte di un “castrum”, cioè di una costruzione destinata ad ospitare i soldati ed i loro armamenti, le vettovaglie e quant’altro potesse essere utile alla sopravvivenza in caso di assedio e fungeva da torre di guardia e di difesa essendo fortificata. Il “Castrum Thelarii”, sorgendo sul poggio all’ingresso della valle Orco, era deputato al controllo e alla difesa della stessa e del ricetto sottostante costituito da casupole abitate da contadini e artigiani al servizio del “castrum”. La tradizione attribuisce la costruzione delle torri ad Arduino di Ivrea e le fa risalire all’epoca della guerra con l’imperatore Enrico II° e all’assedio di Sparone (1004-1005); in realtà gli storici ritengono che siano state erette, fra il X° e l’XI° sec. dai conti De Canavise, poi divisisi in Valperga e San Martino. 

La Tellaria apparteneva ai San Martino come il castrum Pontis, i Valperga erano invece i proprietari della Ferranda; le due famiglie erano in costante discordia per il possesso del feudo di Pont che era indiviso e numerose furono fra loro le azioni di guerra Pietro Azario, storico, nel “De Bello Canapiciano” del 1362 racconta della guerra del Canavese che vide contrapposte le due famiglie dal 1339 al 1343 e ci fornisce la prima descrizione dei castelli di Pont; i contrasti fra le due famiglie continuarono nei secoli ed i castelli vennero più volte saccheggiati.