Probabilmente già entro la fine di quest’anno anche Pont Canavese diventerà un tripudio di lampadine a led, che andranno a sostituire le ormai obsolete e decisamente più energivore lampade di vario tipo attualmente presenti sui quasi mille punti che costituiscono la rete dell’illuminazione pubblica comunale.
Ma, a ben guardare, la vera notizia eclatante non è tanto il fatto in sé e nemmeno la spesa tra i due ed i trecentomila euro ipotizzata dal sindaco Paolo Coppo per tale “rivoluzione” tecnologica, che sarà peraltro in poco tempo compensata dai notevoli risparmi sulla salata bolletta dell’illuminazione pubblica pontese (150 mila euro all’anno), bensì il fatto che l’amministrazione comunale da lui guidata abbia finalmente accolto e fatto propria una proposta che era inizialmente partita dai banchi della minoranza consigliare.
Ed è stato in particolare proprio il capogruppo di opposizione Walter Portacolone, tra l’altro esperto conoscitore del settore, a propugnare per primo la necessità di mettere in cantiere questo progetto, poi fatto proprio anche dalla maggioranza e quindi portato avanti in sinergia da tutta l’amministrazione comunale.
“ La destinazione dei risparmi che si otterranno, a intervento ultimato, verrà valutata in accordo con tutta l’amministrazione” ha dichiarato a tale proposito il sindaco di Pont : si tratta di una cifra stimabile in oltre 70 mila euro annui che, almeno questi, si spera non finiranno dunque anch’essi inghiottiti, come molti altri recenti “risparmi” comunali, nel gran calderone del nuovo “polo scolastico”.
( da IL RISVEGLIO POPOLARE del 15 febbraio 2018 di Marino Pasqualone )
