PONT: inaugurata la “nuova” torre tellaria ma resta incerta la sua futura destinazione di Marino Pasqualone

Spenti i fuochi artificiali che, sabato scorso 3 settembre, hanno archiviato la partecipata cerimonia di inaugurazione della “nuova” Torre Tellaria completamente restaurata, resta irrisolto il nodo su come potranno essere utilizzati nel prossimo futuro i locali attigui allo storico monumento pontese.
“Per il momento abbiamo raggiunto l’obbiettivo di riconsegnare ai pontesi la Tellaria e l’area adiacente – ha detto il sindaco di Pont, Paolo Coppo, prima dell’inaugurazione ufficiale dei restauri – per il futuro vedremo se qualche privato avanzerà delle idee sul suo possibile utilizzo, che saranno valutate dall’amministrazione comunale”.
Locali che, per la verità, dopo l’abbattimento delle opere abusive realizzate sulla collina attorno alla torre circa mezzo secolo or sono, oggi non sono poi così ampi come dall’esterno si potrebbe pensare, e che per un utilizzo diverso dall’originario progetto di sala museale ed espositiva richiederebbero comunque nuovi lavori di adattamento se, per esempio, li si volesse destinare ad un ristorante o ad un bed an breakfast come qualcuno ha ventilato.
Ed anche l’accesso all’interno della Torre Tellaria vera e propria si presenta tutt’altro che facile, in quanto occorre risalire alcune scale a muro piuttosto ripide, tanto che, il giorno dell’inaugurazione, l’accesso alla sommità del torrione non era consentito al pubblico.
Ma, almeno per un giorno, questi problemi sono decisamente passati in secondo piano, per lasciare spazio alla soddisfazione da parte dell’amministrazione comunale di aver raggiunto un obiettivo che, ancora poco più di dieci anni fa, appariva quanto mai difficile se non impossibile: riportare alla disponibilità della comunità pontese la torre e l’intera collina su cui sorge.
Ed in questo lasso di tempo, tra acquisizioni e restauri vari, per raggiungerlo si sono spesi complessivamente quasi un milione e mezzo di euro di soldi pubblici, tra cui la parte del leone è stata certamente recitata dal contributo statale di quasi 900 mila euro, ottenuto un paio di anni fa grazie al bando “6.000 campanili” a suo tempo lanciato dal Ministero delle Infrastrutture, che ha permesso il completamento dei lavori di restauro del millenario monumento pontese.
Per ora la collina della Tellaria resterà quindi aperta al pubblico nei fine settimana, ed andrà a costituire un nuovo importante tassello nel già vasto mosaico di musei e monumenti presenti e visitabili sul territorio pontese.
I quali, aggiungiamo noi, forse andrebbero maggiormente valorizzati e fatti conoscere ad un pubblico più vasto, magari iniziando a migliorare la visibilità della cartellonistica che li pubblicizza lungo la circonvallazione del paese, ai margini della frequentata strada provinciale per Ceresole Reale.

( da IL RISVEGLIO POPOLARE dell’ 8 settembre 2016 )
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