Mentre nel piccolo comune di Ingria all’inizio di dicembre riapriva con un nuovo gestore il bar ristorante Pont Viei, quasi contemporaneamente a Ronco Canavese chiudeva invece i battenti lo storico “Bar Soana”, da decenni uno dei locali più conosciuti e frequentati dell’intera valle Soana.
E’ stata infatti coronata da successo la ricerca da parte del comune di Ingria di un nuovo gestore del bar ristorante Pont Viei, situato nei pressi dell’antico ponte romanico che si affaccia sulla strada provinciale della val Soana, dopo che dallo scorso primo settembre il locale era rimasto chiuso per la rinuncia a proseguire l’attività del precedente conduttore.
Al bando di gara indetto dal comune valligiano hanno risposto in due e, dopo la verifica della documentazione e delle offerte gestionali ed economiche da parte dell’apposita commissione nominata dall’amministrazione comunale, ad aggiudicarsi la nuova gestione dello stabile comunale situato in località Belvedere di Ingria è stata la ditta Stay Brado di Ujari Bellezza Quater di Favria.
Per i prossimi sei anni sono stati dunque affidati ad essa in concessione i locali di proprietà comunale che saranno adibiti, oltre che a bar-ristoro, anche a centro polivalente e punto turistico informativo, dietro corresponsione al comune di un canone annuo di circa mille e 600 euro, che, nel caso del previsto ampliamento da destinare a punto di vendita di prodotti artigianali, saliranno di altri 133 euro all’anno.
Dal comune fanno inoltre notare che il ristorante Pont Viei, oltre ad essere il punto di riferimento per il turismo del piccolo comune valsoanino dove spesso durante l’anno l’amministrazione comunale e la pro-loco organizzano diversi eventi quali ad esempio cene, pranzi e feste a tema, contempla anche la gestione del noleggio di una decina di nuove mountain-bike, mentre dallo scorso mesi di ottobre è stata inaugurata anche una palestra di roccia posta proprio nei pressi del bar.
L’idea dell’amministrazione comunale di Ingria è dunque quella di andare a creare un vero e proprio piccolo “emporio” multifunzionale a servizio di residenti, villeggianti e turisti di passaggio diretti verso l’alta valle Soana.
Intanto, sempre in valle Soana, da Ronco Canavese giunge invece la notizia della chiusura del “Bar Soana”, posto all’entrata del capoluogo, sulla cui porta di ingresso è apparso nei giorni scorsi un cartello che annuncia la vendita sia dell’attività che dello stabile.
E, con la sua quantomeno temporanea cessazione dell’attività, è un altro pezzo dello storia recente della valle Soana che rischia di spegnersi per sempre, essendo questo uno dei locali valligiani più frequentati soprattutto dai giovani, e dove non solo in estate venivano anche organizzate numerose serate di musica ed intrattenimento.
Da ricordare che, sempre a Ronco, la fine dell’estate aveva già portato con se la chiusura della pizzeria “Lanterna del Gran Paradiso”, situata in località Chiò sulla provinciale per Valprato, nei locali dello storico ex-albergo “Moderno”, il cui stabile è attualmente in fase di ristrutturazione.
Per sottolineare l’importanza storica di questi due locali per la valle basti pensare che già nel lontano 1934, in una pubblicazione del rinomato Touring Club Italiano, tra gli alberghi di Ronco venivano appunto citati sia il Soana che il Moderno: il primo contava 27 camere con bagno, autorimessa, giardino ed era aperto tutto l’anno, il secondo aveva 28 camere, bagno, autorimessa ed era aperto da giugno a settembre.
La chiusura del Bar Soana è dunque l’ennesimo segnale certamente poco incoraggiante per il principale paese della valle Soana, che negli ultimi decenni ha visto contrarsi drasticamente, parallelamente al marcato calo della popolazione residente ormai attestata sui trecento abitanti, anche il numero dei negozi e degli esercizi pubblici un tempo presenti sul suo vasto territorio comunale.
(da IL RISVEGLIO POPOLARE del 14 dicembre 2017 di Marino Pasqualone )
