Ronco e Valprato, ecco i tagli alle Poste di Ornella De Paoli

Netta riduzione degli orari d’apertura. Il sindaco Crosasso: «Servizio essenziale alla popolazione»
tratto dalla Sentinella del Canavese di Ornella De Paoli

I sindaci della Valle Soana si mobilitano contro i tagli agli uffici postali. Sia il primo cittadino di Ronco, Danilo Crosasso, che il collega di Valprato, Francesco Bozzato, hanno scritto a Poste italiane dichiarandosi contrari alla riduzione dell’ apertura dei rispettivi uffici postali. Nessuna riduzione,invece, è prevista per Ingria, il Comune della valle con meno abitanti (50 in tutto) poiché i criteri adottati stabiliscono che i tagli non avengono se l’ufficio postale più vicino si trova a più a oltre 5 km di distanza. E così a Ingria, che dista 10 km da Pont e 7 da Ronco, l’ufficio postale rimarrà aperto tre giorni alla settimana, mentre è stato stabilito il ridimensionamento di quello di Valprato (l’apertura passerà da tre a due giorni) e di quello di Ronco (da sei a tre giorni) che distano tra loro 3 km. Dura la presa di posizione di Crosasso: «Una simile riduzione la ritengo a tutti gli effetti una sospensione di servizio pubblico – dichiara –. L’ufficio postale di Ronco ha tutti i numeri per restare aperto tutta la settimana ed assicurare un servizio essenziale alla popolazione. Abbiamo fatto verifiche e ci risulta che ha una buona operatività, e rientra nella prassi prevista, pertanto non si capisce il motivo per cui debba chiudere due giorni alla settimana solo perché in un raggio di 5 km vi è un altro ufficio postale». Crosasso ha comunicato a Poste Italiane la contrarietà del Comune di Ronco ed altrettanto ha fatto Bozzato per Valprato. «Prima ho provato a contattare telefonicamente Poste per spiegare la nostra situazione, ma la risposta è stata che la riduzione di un giorno di apertura deliberata dallo scorso giugno 2014, decorrerà dal 13 aprile 2015 e che l’unica discussione possibile è sul giorno di chiusura». Secondo il piano di riorganizzazione, l’ufficio postale di Valprato, adesso aperto martedì, giovedì e sabato, fra due mesi sarà aperto solo più il martedì e il giovedì con orario 8,20-13,45. «Non siamo d’accordo con questa nuova riduzione del servizio, che si inserisce in un processo di marginalizzazione dei Comuni montani che va contrastato – afferma Bozzato –. Se pensiamo che la distribuzione della posta avviene a singhiozzo, che l’apertura dell’ufficio postale da settimanale era già stato ridotto a tre giorni ed ora si vuole ridurlo a due, si può prevedere il prossimo passo,ovvero la chiusura totale. Una logica contro cui ci battiamo,in particolare contestiamo la chiusura dell’ufficio il sabato,poiché è proprio in questo giorno che i residenti, per motivi di lavoro, si recano alla posta; senza dimenticare che questo servizio fondamentale viene utilizzato dalla componente turistica della nostra popolazione, present e nei fine settimana ed in estate».

Ornella De Paoli