Sandretto, luci e ombre Faccia a faccia in Regione di Ornella De Paoli

Pont, per la proprietà l’azienda funziona e si apre con successo a nuovi mercati Molto critici i sindacati che temono tagli: «Timori per i dipendenti in cassa»
tratto da La Sentinella del Canavese di Ornella De Paoli

Si è prolungata fino a ieri sera la riunione sulla situazione della Sandretto in programma ieri pomeriggio in Regione, a Torino. Oggetto dell’incontro, a cui hanno partecipato l’assessore Gianna Pentenero, il sindaco di Pont Paolo Coppo, i vertici aziendali, le organizzazioni sindacali, era la periodica verifica del piano industriale che questa volta si è protratta per oltre tre ore.
Al termine, la Regione ha diffuso un comunicato in cui annuncia un tavolo di confronto, a scadenze ravvicinate, per verificare lo stato di attuazione ed eventuali modifiche del piano industriale. Lo scopo è garantire l’occupazione ai 128 dipendenti anche a settembre,quando finirà la cassa integrazione.
«Nel corso del confronto – si legge nel comunicato – la proprietà ha riferito alcune criticità legate al mercato e alla sua capacità di assorbire i livelli produttivi inizialmente previsti».
«È stato un incontro molto importante e siamo soddisfatto per l’atteggiamento collaborativo riscontrato – afferma Fausto Ventriglia, amministratore unico della nuova Sandretto spa -. Abbiamo confermato che il piano sta andando avanti, a giugno sarà pronta tutta la gamma di presse della nuova Serie 10. La produzione di stampanti 3d procede e vi è già stato un prelancio di questo prodotto in gennaio, in occasione del salone Interplastica di Mosca, mentre il lancio sul mercato italiano è previsto per marzo, abbiamo già definito primi accordi con concessionari di Marche, Basilicata, Sardegna, Abruzzo e Molise.Inoltre,siamo partiti con un piano di rafforzamento manageriale, cercando figure intermedie, giovani in grado di darci una mano per rendere più efficiente l’azienda ed abbiamo già assunto personale qualificato nel settore della progettazione. I nuovi assunti sono dodici, mentre alcuni degli iniziali 140 dipendenti sono andati in mobilità volontaria nel 2014 e 2015». Un quadro positivo, quello delineato dal manager della Sandretto, che però non convince in pieno i rappresentanti sindacali.
«Quello che è stato fatto finora è insufficiente e non garantisce il ritorno al lavoro di tutti i dipendenti previsto dal piano, sono state evidenziate   una serie di criticità, a partire dalla parte produttiva – è l’affermazione alquanto critica di Fabrizio Bellino della Fiom Cgil Canavese – Proprio per questo, si è deciso con la Regione un piano di monitoraggio e il primo appuntamento è per il prossimo 4 aprile».

Ornella de Paoli