Scuola superstar, è attesa la ministra a Ceresole di Ornella De Paoli

Dopo Sanremo rfilettori sempre accesi. Altri contatti con le tv. Stefania Giannini potrebbe arrivare a maggio
tratto da La Sentinella del Canavese di Ornella De Paoli
I riflettori non si sono ancora spenti su Anna, Moris, Denis e la maestra Marzia. Dopo la loro comparsa sulla scena del Festival di Sanremo, gli alunni e l’insegnante della piccola scuola primaria di Ceresole potrebbero partecipare ad altre trasmissioni televisive o addirittura accogliere in classe la ministra dell’istruzione, Stefania Giannini.
Le proposte non mancano, dopo la serata di mercoledì scorso che li ha visti protagonisti sul palco del teatro Ariston con Carlo Conti e Gabriel Garko. C’è da scommettere che sia Anna e Moris, rispettivamente di 8 e 7 anni, sia il piccolo Denis che entrerà in prima elementare il prossimo settembre, non sarebbero per niente intimiditi se si trovassero di nuovo sulle scene televisive o se dovessero dialogare, e la cosa pare possa avverarsi, con la rappresentante del Governo.
«Venerdì ho parlato al ministro invitandola a Ceresole per conoscere direttamente la realtà delle micro scuole montane – rivela il sindaco Andrea Basolo –. L’occasione potrebbe essere la sua venuta a Torino per il Salone del libro».
A Sanremo i piccoli ceresolini sono apparsi molto disinvolti, rispondendo senza esitazioni alle domande del conduttore e divertendosi sicuramente più della loro maestra che preferirebbe meno notorietà. «Non ho cercato tutta questa popolarità, non mi piace mettermi in mostra – ammette,infatti, Marzia Lachello –.Ho accettato l’invito a Sanremo per i bambini, per il paese e perché l’impegno dell’amministrazione comunale merita di essere conosciuto». Anche se, ad onor del vero, alunni e maestra non hanno avuto che pochi minuti per parlare della loro mini pluriclasse, la loro partecipazione al Festival ha comunque portato alla ribalta la realtà delle piccole scuole di montagna che la maggior parte degli italiani ignoravano. Scuole che sono l’ultimo baluardo allo spopolamento delle Terre alte, mantenute in vita per volontà delle amministrazioni comunali che provvedono a reclutare e a pagare gli insegnanti e a mettere a disposizione aule super attrezzate con computer, banda larga, lavagne interattive multimediali, come quelle di Ceresole, Alpette, Ronco, Frassinetto. A sostenere i Comuni montani in questa impresa è la Regione che stanzia contributi a tal proposito. Lo ha fatto anche per la scuola di Ceresole, dopo la battaglia condotta dall’amministrazione comunale per mantenere aperta la sua scuola primaria.
«Abbiamo lavorato tutta l’estate affinché la scuola non venisse chiusa ed a settembre i nostri sforzi sono stati premiati – ricorda Basolo – . Aver raggiunto l’obiettivo è ciò che conta per noi. La partecipazione a Sanremo ha dato un po’ di colore a tutto questo ed ha fatto conoscere l’importanza delle piccole scuole di montagna».
Ornella De Paoli