Val Soana, cinque alunni nella pluriclasse di Ronco di Ornella De Paoli

Grazie alla lavagna interattiva sono collegati con l’elementare di Frassinetto Oltre alle lezioni in aula, uscite alla scoperta del territorio e gite fuori regione
tratto da La Sentinella del Canavese di Ornella De Paoli
Nell’ampia e luminosa aula della scuola primaria di Ronco, presto sarà di nuovo in funzione la Lim, la lavagna interattiva multimediale. Dall’inizio dell’anno scolastico, Pietro, Francesco, Sara, Azzurra e Asia, i cinque alunni della pluriclasse dell’unica elementare della Valle Soana, non hanno ancora potuto utilizzarla a causa di un contrattempo tecnico che, però, è in via di risoluzione in questi giorni. Poi, potranno fare ricerche insieme connettendosi ad internet, interagire nel risolvere problemi e scrivere testi e anche condividere lezioni a distanza con un’altra piccola scuola alpina come la loro.
Uno degli obiettivi che si è prefissa la nuova maestra, Martina Benedetti, è proprio la collaborazione con la pluriclasse di Frassinetto, dotata anch’essa di Lim, come del resto le altre scuole delle Valli Orco e Soana. Uno degli ultimi progetti realizzati dalla ex Comunità montana era stata, infatti, la realizzazione di una rete di queste lavagne tecnologiche tra le scuole di Ceresole, Casetti, Locana, Ronco, Frassinetto e Pont (nella scuola di Sparone la Lim è arrivata solo l’altro sabato, donata dalla società proprietaria dello stabilimento ex Mvo). Oltre alle lezioni in aula con la Lim, o con la classica lavagna e i gessetti, per i cinque alunni della primaria sono in programma uscite alla scoperta del territorio, gite fuori regione, partecipazione al Concorso Effepi con ricerche sul patois, collaborazione con i piccoli della materna di Valprato per l’imminente castagnata e per la recita di Natale. Insomma, la scuola di Ronco, da anni non più statale, ma rimasta aperta per volontà del Comune, dimostra di essere, come le altre piccole scuole montane, non solo un servizio indispensabile per contrastare lo spopolamento, ma anche un esempio di
buone pratiche, unendo innovazione tecnologica, metodi di insegnamento specifici, grazie ad un rapporto insegnante-alunni impossibile in altri contesti, partecipazione alla vita della comunità e tanta buona volontà di insegnanti e amministratori comunali.
Ornella De Paoli