VALLE SOANA – Dopo 76 anni chiude il mitico «Lido» di Parigi, portato al successo dai fratelli Clerico tratto da Quotidiano Canavese

Cala il sipario sul leggendario «Lido» di Parigi. Con l’ultimo spettacolo andato in

scena sabato scorso finisce un’era che ha legato, grazie ai fratelli Clerico, la capitale francese a Campiglia Soana
VALLE SOANA – Cala il sipario sul leggendario Lido di Parigi. Con l’ultimo spettacolo andato in scena sabato scorso finisce un’era che ha legato, grazie ai fratelli Clerico, in un ideale e indissolubile fil rouge di paillettes la capitale francese a Campiglia Soana, piccola frazione di Valprato nel cuore del Parco Gran Paradiso. Il mito racconta che i due «valsoanini» avevano in tasca un biglietto di sola andata. La ricerca di fama e fortuna in terra straniera fu uno straordinario successo. 

Forti di una determinazione solida come la roccia delle montagne canavesane, sapientemente mixata ad un lungimiranza imprenditoriale e ad un animo gentile, i Clerico fecero breccia nel cuore dei transalpini e non solo. Nel 1946 i fratelli e imprenditori edili valligiani acquistarono il locale che era situato al numero 78 dell’Avenue des Champs-Elysées. Si chiamava «La Plage de Paris» (la spiaggia di Parigi). Lo ristrutturarono e lo chiamarono Lido, in riferimento ai decori originali di inizio Novecento che si ispiravano alla spiaggia del Lido di Venezia.
L’inaugurazione ufficiale avvenne il 20 giugno 1946 con lo spettacolo «Sans rimes, ni raisons». Da quel momento la fama del Lido è cresciuta in modo esponenziale, varcando i confini nazionali. Edith Piaf, Marlene Dietrich, Josephine Baker, le sorelle Kessler, Dalida, Shirley MacLaine e Elton John sono alcuni degli straordinari artisti che si sono esibiti sul suo palcoscenico. Tra i suoi eleganti tavoli poi sono stati avvistati Alain Delon, Serge Gainsbourg, Liz Taylor, Frank Sinatra e addirittura Winston Churchill.

Nel 1977 il Lido si è poi trasferito nell’attuale sede sugli Champs-Élysées: 6 mila metri quadrati di superficie, una sala panoramica da 1.150 posti e un sistema che permetteva agli spettatori nel parterre di abbassarsi per vedere meglio gli spettacoli dopo cena. E’ l’apice di un’epoca d’oro passata alla storia.  Nei suoi 76 anni di vita ha accolto milioni di turisti. Manca però il lieto fine. Il proprietario attuale, il gruppo alberghiero Accor, a causa delle pesanti perdite dell’ultimo decennio, ha annunciato che la sala sugli Champs-Elysees dove si svolgeva il cabaret e si esibivano le celebri «Bluebell Girls» sarà d’ora in poi solamente una semplice sala di spettacoli. Un brutto colpo anche per l’alto Canavese e la Valle Soana che ancora oggi vivono del mito dei Clerico, rimasti sempre legati alle loro origini tanto da tornare spesso e volentieri alle nostre latitudini in visita a parenti e amici.