valli Orco e Soana il mese di luglio 2015 il piu’ caldo di sempre di Marino Pasqualone

il clima torrido ha però favorito il flusso turistico nelle valli orco e Soana
( da IL RISVEGLIO POPOLARE del 10 settembre 2015 )
Tra qualche giorno le periodiche misurazioni di alcuni ghiacciai, eseguite come ogni anno a fine stagione estiva da parte degli esperti, ci diranno in modo più preciso quanto hanno inciso sul residuo patrimonio glaciologico valligiano le temperature record dell’estate che volge al termine.
Ma fin d’ora, dai dati delle temperature (soprattutto del mese di luglio) registrate e dalle recenti immagini dei ghiacciai scattate sulle montagne dell’arco alpino, pare davvero inevitabile che anche il 2015 segnerà un generale e copioso arretramento di quelle preziose riserve d’acqua che ancora coprono le nostre montagne.
Ed infatti, dati alla mano, a causa dell’incredibile persistenza anche sulla nostra regione degli anticicloni africani, lo scorso mese di luglio è stato il più caldo di sempre da quando sono effettuate le misurazioni delle temperature, cioè da circa un paio di secoli a questa parte.
Ed il caldo soffocante, che ha stretto nella sua morsa per alcune settimane anche i solitamente più “freschi” paesi di fondovalle come Pont Canavese, è proseguito anche nella prima decade del mese di agosto, dove si sono toccate nei paesi delle valli Orco e Soana i valori massimi assoluti di temperatura dell’anno in corso.
Nelle valli del Gran Paradiso la  palma di paese più “bollente” è stata appannaggio di Pont Canavese, dove si sono raggiunti i 35 gradi, seguito a ruota dal vicino paese di Sparone con 34°, dalla frazione Rosone di Locana, dove si sono registrati 33 gradi, e da Noasca che ha superato anch’essa i 30°.
Appena sotto ai trenta gradi, temperatura comunque decisamente anomala per località alpine poste sopra i mille metri di altitudine, troviamo Ribordone e Forzo (Ronco Canavese) con 29°, Santa Elisabetta (Valle Sacra) e Piamprato (situato ad oltre 1.500 metri di altitudine in alta valle Soana) con 28°, senza dimenticare i 26 gradi registrati nella solitamente fresca e ventilata Ceresole Reale.
Ed a poco sono serviti i temporali di calore scoppiati qua è là nelle valli, soprattutto nel mese di agosto dopo un luglio davvero siccitoso, che però non hanno cambiato di molto la situazione meteorologica in atto ancora per tutto il mese di agosto.
Ma il caldo afoso che imperversava sulle pianure piemontesi ha di fatto favorito, come già era successo nella torrida estate del 2003, una apprezzabile impennata del flusso turistico nelle alte valli dell’Orco e della Soana, con benefici effetti su un’economia locale già profondamente segnata dall’estate senza sole dello scorso anno, nonchè da inverni spesso avari di neve che hanno messo in seria difficoltà le piccole stazioni di sport invernali valligiane.
E poi finalmente, in concomitanza con lo scorso primo weekend di settembre, è arrivato il primo brusco calo di temperatura nelle valli, che ha fatto precipitosamente tirar fuori i maglioni ed i giubbotti dimenticati per mesi in fondo agli armadi.
Intanto nei prati (quei pochi rimasti…) sono spuntate le prime “freddoline”, quasi a ricordarci che, se pure questa estate abbiamo avuto per alcune settimane temperature medie paragonate dai meteorologi a quelle di… Tripoli (!), viviamo pur sempre ai piedi dei quattromila metri del Gran Paradiso e non in un’oasi sperduta tra le sabbie del deserto sahariano.

Marino  Pasqualone
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