Valli Orco e Soana: popolazione stabile nelle valli nei primi 10 mesi del 2022 a cura di Marino Pasqualone

Ma negli ultimi 60 anni alcuni paesi hanno perso fino al 90% dei residenti

(da IL RISVEGLIO POPOLARE del 26 gennaio 2023)

PONT CANAVESE – I dati demografici (provvisori) dell’Istat (Istituto Nazionale di Statistica) riferiti ai primi dieci mesi dell’anno 2022, relativamente agli altri dieci Comuni che, con Pont Canavese, formano l’ossatura amministrativa delle valli Orco e Soana, segnalano complessivamente una sostanziale stabilità della popolazione residente nel periodo considerato.

Gli unici a far segnare una qualche apprezzabile variazione percentuale sono Alpette, che vede salire i suoi abitanti di dieci unità, mentre scendono ancora a Ronco Canavese, che ne perde altri undici da inizio anno a fine ottobre.

Per il resto si tratta di variazioni minime, con Locana che perde altri cinque residenti, tre Ceresole Reale e due in meno a Valprato Soana, mentre abbiamo un abitante in più alle anagrafi di Frassinetto, Ingria, Ribordone e Noasca e due a Sparone, che però con 939 residenti resta abbondantemente sotto la quota dei mille abitanti persa solo qualche anno fa.

L’unico paese valligiano, oltre a Pont, sopra “quota mille” è dunque Locana (1.326 i residenti a fine ottobre), mentre il meno popolato resta Ingria con 43 seguito a ruota da Ribordone con 50 abitanti, che valgono a questi due centri un posto nella graduatoria dei primi dieci Comuni italiani con meno iscritti al’anagrafe.

Sotto ai cento residenti c’è pure Valprato Soana, che si ferma a 89, mentre poco sopra troviamo Noasca con 108; abbiamo poi Frassinetto con 276 abitanti, seguito da Ronco Canavese con 273 ed Alpette con 249 residenti.

Da una prima lettura superficiale questi dati, soprattutto se rapportati con quelli ben peggiori di Pont Canavese nell’anno appena passato, possono apparire rassicuranti, se però li confrontiamo con quelli di 60 anni fa si scopre che la situazione demografica di buona parte dei paesi delle valli canavesane che salgono verso il Gran Paradiso è in realtà tutt’altro che rosea, con percentuali di spopolamento che, se a Pont arrivano al 45%, altrove in alcuni casi si avvicinano addirittura al 90% come ad Ingria, passata dai 407 abitanti del censimento del 1961 ai soli 43 odierni.

Percentuali altissime di spopolamento nel periodo 1961-2022 fanno poi registrare anche Ribordone  (-87%), Noasca (- 86%), Ronco Canavese (-84%) e Valprato Soana (-83%), e ben oltre il 50% degli abitanti persi ci sono anche Frassinetto (-65%) e Locana (-56%),  mentre va un po’ meglio a Sparone (-35%) ed a Ceresole Reale (-34%).

L’unico caso anomalo, con la popolazione residente praticamente uguale a quella di più di mezzo secolo fa, è rappresentato da Alpette, che aveva 247 abitanti nel 1961 e ne ha 249 nel 2022 ,anche se va detto che poi aveva raggiunto il picco di 336 residenti nel più vicino 1991.

Gli undici Comuni che formavano la “vecchia” Comunità Montana Valli Orco e Soana contavano dunque complessivamente oltre 15 mila abitanti nel 1961, che oggi si sono più che dimezzati scendendo a meno di 6 mila e 500: peraltro adesso divisi in due distinte Unioni Montane, che ne diminuiscono ulteriormente il peso politico nei confronti dei grandi agglomerati urbani della pianura.

E se da tempo in alcune realtà valligiane si è ormai arrivati ad un livello di spopolamento così marcato che non può fisiologicamente andare oltre, pena il completo annientamento delle medesime, i centri maggiori come Pont Canavese, Locana e Sparone negli ultimi anni hanno invece continuato a perdere abitanti, segno che l’auspicata inversione di tendenza complessiva dal punto di vista demografico, ed ancor più economico, della montagna, nelle valli Orco e Soana resta per ora un obiettivo ancora difficile da raggiungere.

                                                                                              Marino Pasqualone