Via all’Unione montana Valli Orco e Soana insieme di Ornella De Paoli

tratto dalla Sentinella del Canavese
Con la firma dell’atto costitutivo, la scorsa settimana sette sindaci hanno formalizzato la nascita dell’Unione montana Valli Orco e Soana. Dopo l’approvazione dello statuto e dell’atto costitutivo da parte dei singoli consigli comunali a fine dello scorso anno, è questo il secondo passo verso l’entrata in scena del nuovo ente. Il passo successivo sarà la nomina dei rappresentati dei Comuni in seno al consiglio direttivo e l’elezione del presidente. Un cammino che i sindaci dei Comuni di Pont, Noasca,Ceresole, Ronco, Ingria, Valprato e Frassinetto percorrono senza troppo entusiasmo, al punto che pare non vi sia nessuno tra loro che ambisca alla presidenza.

«Abbiamo sottoscritto l’atto costitutivo mercoledì scorso – comunica il primo cittadino pontese Paolo Coppo -, ma non è stata una cerimonia pubblica, semplicemente ogni sindaco è venuto in municipio a Pont a firmare. Nelle prossime settimane procederemo alla formazione del consiglio e dell’esecutivo».

Tutt’altro atteggiamento di quello che, invece, ha caratterizzato la nascita dell’Unione montana Gran Paradiso, l’altro ente nato dalle ceneri (si fa per dire, dato che è tutt’ora esistente) della Comunità montana Valli Orco e Soana. I sindaci dei quattro Comuni che la compongono (Alpette, Locana, Ribordone e Sparone), con tanto di fasce tricolori, avevano sottoscritto l’atto al cospetto del pubblico già nell’aprile 2013, decisi a gestire insieme servizi e funzioni (finora, però, l’ente non è ancora attivo a tutti gli effetti). La fascia tricolore,invece, sarebbe tentato di riconsegnarla in Prefettura il sindaco di Ronco Danilo Crosasso, ex presidente della vecchia Comunità montana, che considera le Unioni uno strumento utilizzato da chi governa per smantellare i Comuni di montagna ed è deciso, come i colleghi degli altri sei Comuni, a delegare al nuovo ente solo due funzioni, protezione civile e catasto. «Tanto vale deporre la fascia, se non avremo più alcun potere decisionale e non potremo nemmeno disporre autonomamente nemmeno una spesa di 50 euro. Ho scritto al prefetto comunicando che non delegherò altre funzioni, se non verrà dimostrato che ne risulti un risparmio – dichiara Crosasso -. In realtà, la cosidetta razionalizzazione degli enti locali ha prodotto maggiori spese; è stato un grave errore, a cui la nuova giunta regionale aveva la possibilità di rimediare ritornando alle Comunità montane. Non lo ha fatto, ma ha dovuto prorogare la soppressione dei vecchi enti». In effetti, lo scorso 29 dicembre, Chiamparino ha prorogato al prossimo 30 giugno il commissariamento della Comunità montana Valli Orco e Soana.

Ornella De Paoli