Via Modesto Sandretto Alla fine vince il Comune di Ornella De Paoli

PONT  Anche se c’è ancora chi non si rassegna al cambiamento, la nuova intitolazione di un tratto di via Guglielmo Marconi, diventata via Cavalier Modesto Sandretto è ormai in vigore da gennaio.
tratto dalla Sentinella del Canavese di Ornella De Paoli
Da una quindicina di giorni un’altra targa con la nuova denominazione, che va ad aggiungersi a quella inaugurata a settembre nei pressi dello stabilimento Sandretto, è affissa all’incrocio con via Roscio. Il Comune,inoltre, ha già provveduto ad assegnare i nuovi numeri civici che sostituiscono quelli dal 20 al 30 e dal 27 al 33 della vecchia via Marconi. E adesso la Prefettura ha dato l’autorizzazione per le variazioni del caso, dando ragione al Comune e non ai firmatari dei due esposti che avevano fatto seguito alle proteste e alla petizione sottoscritta dalla maggior parte degli abitanti del tratto di via che ha cambiato nome.

La contestazione era scoppiata a fine agosto 2014, quando l’amministrazione comunale aveva invitato la popolazione a prendere parte alla cerimonia di intitolazione svoltasi lo scorso 7 settembre.

Gli abitanti di quel pezzo di via Marconi si erano rivoltati, alcuni dichiarando che mai e poi mai avrebbero accettato il cambio di indirizzo, altri protestando perché, secondo loro, la giunta comunale avrebbe dovuto interpellarli prima di deliberare la nuova intitolazione, quasi tutti lamentandosi per i disagi che ne sarebbero conseguiti (ma il Comune già allora aveva assicurato che si sarebbe fatto carico delle comunicazioni per la variazione di indirizzo su bollette varie, invitando i cittadini a comunicare i relativi codici cliente agli uffici comunali). Alcuni di loro, come detto, avevano inviato due esposti alla Prefettura in cui, tra l’altro, venivano sollevati dubbi sull’opportunità di intitolare una via all’imprenditore pontese Modesto Sandretto, fondatore con il fratello Dino dell’omonima industria,ricordando che aveva dato lavoro a “qualche centinaia di persone”, ma poi definendo “poco onorabile” il fatto che in seguito abbia venduto l’azienda. «L’Alto Canavese, purtroppo, in questi anni ha subito e sopportato la crisi dell’industria che è propria dell’intera nazione, non certo per colpa dei fratelli Sandretto – è il commento del sindaco Paolo Coppo –. Oggi, quell’azienda è rinata e la sua ragione sociale riporta il nome Sandretto proprio per ricordare e riprendere un nome e un marchio conosciuto e apprezzato in tutto il mondo». E proprio le capacità imprenditoriali ed il benessere portato al territorio dall’azienda sono le motivazioni addotte dalla giunta comunale per l’intitolazione della via a Modesto Sandretto, ora approvata anche dalla Prefettura.

L’inventore del telegrafo senza fili, comunque, non verrà dimenticato: l’altra metà della strada su cui, tra l’altro, si affaccia il palazzo comunale, continuerà a chiamarsi via Marconi.

Ornella De Paoli