Forzo, torrente gagliardo di Giorgio Cortese

L’amico Agostino mi ha omaggiato con alcune trote provenienti dal torrente Forzo, affuente del Soana, in Valsoana. Parlando della pesca mi ha descritto le acque cristalline dove ha pescato il paio di trote, con paesaggi e poi mi ha detto che se uno continua a risalire il tortuoso cammino del torrente il paesaggio diventa sempre più selvatico e la natura prende il sopravvento sugli insediamenti umani. Le acque di questo torrente sono chiamate anche “Acque del Re” per il semplice motivo che furono donate dal Re Vittorio Emanuele alle persone del comune. Tutt’oggi risultano essere una risorsa per l’intera vallata. La maggior parte delle trote sono fario. Qui è il regno della trota fario che abita in queste acque veloci, torrentizie, fredde, limpide e ben ossigenate. Nel percorso del torrente predilige le piccoli salti. Mi ha raccontato che l’innarestabile flusso dell’acqua del torrente sono rilassanti e di puro svago e vieni preso dalla gioia di cantare con il torrente, gioia di ridere sentendo l’acqua spumeggiante e fredda che saltella tra i le pietre del suo greto. La storia di questo torrente, e di tutti quelli alpini è anche di quello che nasce e si perde fra il muschio, è la storia dell’infinito. Quelle goccioline che scintillano contro le pietre hanno attraversato il graniti e terre ancora più alte, sono state prima della neve sulla fredda montagna, goccie di vapore in una nuvola e all’inizio, bianca schiuma sulla cresta delle onde e li con un lungo percorso ritornano alla fine. Il suo sordo rumore fa nascere ricordi nel cuore. Il torrente Forzo mormora senza sosta contro le pietre che vorrebbero impedirgli di correre, ma inultilmente. L’esperienza di Agostino mi porta a riflettere che se nella vita ci capita di sentrci piccoli, pensiamo a questi piccoli torrenti di montagna che incessantemente contribuiscono a riempire il mare. Una gita in questi luoghi merita veramente per visitare una Valle Fantastica!
forzo