Gli abitanti di Pont sotto quota “3.500” di Marino Pasqualone

altri 55 residenti in meno nel 2015 e sono molti gli stranieri che diventano cittadini italiani ( da IL RISVEGLIO POPOLARE del 11 febbraio 2016 )

Due sono i dati che saltano agli occhi nel bilancio demografico del paese di Pont Canavese del 2015: il continuo calo degli abitanti, che scendono sotto quota 3 mila e cinquecento, ed il fatto che sempre più residenti stranieri acquisiscono la cittadinanza italiana.
Infatti, dopo la “batosta” del 2014, quando il paese all’imbocco delle valli Orco e Soana perse in un sol colpo quasi cento abitanti, anche gli ultimi dodici mesi hanno quindi visto proseguire, seppur con un lieve rallentamento, la continua emoraggia di residenti, che di fatto sta portando Pont sempre più pericolosamente vicino alla soglia dei tremila abitanti.
Oltrepassata la quale il principale centro delle due valli del Gran Paradiso andrebbe anch’egli annoverato a tutti gli effetti nella galassia infinita dei “piccoli Comuni” d’Italia, che proposte di legge anche recenti vorrebbero tra l’altro “fondere” d’imperio tra di loro per creare comunità più grandi che, per volontà autonoma delle piccole municipalità, praticamente mai riescono a nascere (si veda a questo proposito la triste vicenda delle Unioni dei Comuni Montani).
Le cause di questa continua e sempre più preoccupante contrazione del numero di persone che abitano all’ombra delle torri Ferranda e Tellaria sono ormai così note che è perfino noioso ripeterle, mentre le “ricette” finora messe in campo dalle amministrazioni locali pare non abbiano sortito alcun effetto concreto.
Mentre prosegue la crisi nera del comparto industriale, che fino a vent’anni fa era certamente il settore trainante dell’economia locale, l’agricoltura e l’allevamento sono ormai ridotti al lumicino ed il turismo, su cui pur tanto si è investito in termine di risorse pubbliche (per il restauro delle antiche torri medievali, l’area camper e le più recenti vie ferrate), resta comunque un elemento marginale e di scarso peso, forse perché i primi a non crederci sono gran parte degli stessi pontesi.
Tornando ai dati demografici dell’anno 2015, come sempre gentilmente forniti dall’ufficio anagrafe comunale, Pont ha visto 28 nascite (15 maschi e 13 femmine) bilanciate per in negativo da 46 decessi, ed in rosso è stato anche il saldo tra gli immigrati (87) ed i cittadini emigrati altrove (124), che hanno così complessivamente fatto calare la popolazione pontese dagli iniziali 3.538 agli attuali 3.483 residenti, il dato più basso da due secoli a questa parte.
Nel 2015 sono stati in calo anche i residenti di nazionalità straniera, scesi da 442 a 409 (11,7% del totale), anche se questo dato và però preso con le molle perchè, sempre negli ultimi dodici mesi, ben 32 di loro hanno ottenuto la cittadinanza italiana e quindi non rientrano più in questo conteggio.
Il calo della popolazione non italiana degli ultimi tempi, dopo il record di 459 residenti nel 2012, è dunque soltanto apparente, perché negli ultimi 6 anni oltre settanta stranieri residenti a Pont (a scorrere i dati soprattutto originari del Marocco) hanno nel frattempo avuto la cittadinanza tricolore.
La maggiore comunità di stranieri residenti a Pont resta quindi quella rumena, con 222 unità, seguita dal Marocco con 128 residenti e dall’Albania con 29.
Nonostante questa contrazione, che come abbiamo visto prima è soltanto apparente, resta comunque il dato (riferito al 2014) che vedeva Pont Canavese al decimo posto nella Provincia di Torino ( su oltre trecento comuni)  per numero percentuale di residenti stranieri, che fanno oggi del paese un tempo “francoprovenzale” un piccolo crogiuolo multietnico ai piedi del Gran Paradiso.

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