Per un giorno è rinata la piccola Brenvetto di Ornella De Paoli

È tornato a rivivere per un giorno Brenvetto (Brenvey in patois), il più alto villaggio della Val Soana, 1629 metri di altitudine.
tratto da La Sentinella del Canavese di Ornella De Paoli
Gli ultimi abitanti permanenti se ne erano andati verso la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta del secolo scorso, come accaduto in altre frazioni di questo e di altri Comuni montani, poi, per qualche anno ancora, qualche famiglia è tornata lassù nella bella stagione per la fienagione, poi solo più per la festa di Santa Maria Maddalena ed infine neppure più in questa occasione. Dopo trent’anni, giovedì scorso, la festa in onore della protettrice di questo paesino è stata nuovamente celebrata nella piccola, ma ben tenuta chiesa che si può vedere, lassù in alto, sul pendio della montagna, dalla strada provinciale quando si sale verso Pianetto.
Per giungere fin lassù bisogna inerpicarsi lungo un ripido sentiero, poiché la strada carrozzabile non è mai stata costruita e, forse, questo è il motivo per cui a Brenvetto nessuno vi abita più, neppure per le vacanze. Questo paesino che pare aggrappato alla montagna, ma che gode di un’ottima esposizione al sole e di un bellissimo panorama, però, non è mai stato del tutto dimenticato da coloro che vi hanno le radici e lo dimostra la cura con cui hanno mantenuto la bianca chiesetta, riaperta la settimana scorsa per la festa in onore della santa. A voler rianimare la tradizione della festa di Brenvetto è stato il parroco della valle, don Luca Pastore, stimolato dai racconti di alcune persone originarie della frazione, tra cui i discendenti della famiglia denominata “i Teiler”, come l’ex sindaco di Valprato, Ferruccio Spezzati, pittore che espone in Piemonte ed in altri luoghi con lo pseudonimo che era dei suoi antenati, appunto Teiler. Per un giorno, dunque, Brenvetto ha ripreso vita, molte persone sono salite lassù per partecipare alla messa e trascorrere una giornata insieme,
riannodando legami ed amicizie. In questa occasione, inoltre, il parroco ha nominato Paola Positano, anche lei con radici in questo antico villaggio, tesoriera della chiesa di Santa Maria Maddalena, con il compito di dare continuità alla festa.
(vedi anche un articolo di Marino Pasqualone con le immagini dell’Aprile 2012)

Ornella De Paoli